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Del Genio: “Il Napoli non è costretto a vendere ma…”

A tuttonapoli.net ha parlato Paolo del Genio del mercato azzurro.

Queste le parole rilasciate da Paolo Del genio a Tuttonapoli.net, ecco l’intervista del giornalista campano.

 

Si Parte con la lista di nomi a cui faceva riferimento il presidente di quei giocatori che non rientrano nei piani del tecnico: “Difficile dirlo, ma l’unica certezza è che si tratta di calciatori sui quali ha già espresso il suo giudizio – definitivo o quasi – Carlo Ancelotti. Questo sarà il primo mercato ancelottiano, secondo me soprattutto in uscita che in entrata. Il mister darà una mano anche per gli acquisti, indicando ruoli e caratteristiche, ma non credo darà un nome specifico. In uscita invece saranno fatti i nomi precisi. Questo caratterizzerà il prossimo mercato sicuramente”.

Facciamoli anche noi questi nomi: il maggior indiziato potrebbe essere Diawara?“Sì, penso Diawara. Ma anche altri due tra Verdi, Younes e Ounas. Ci sarà un promosso e due  bocciati/rimandati, che non faranno più parte dell’organico. Chi venga scelto, precisamente, è complicato dirlo perché ognuno di loro potrebbe restare per qualche motivo e andare via per qualche altro. Per le vicende di campo, il promosso potrebbe essere Ounas; se andiamo sull’importanza dell’investimento da tutelare potrebbe essere Verdi, cercando di recuperarlo; se invece pensiamo alla prospettiva internazionale è Younes che potrebbe rimanere. Prevedo dunque tre uscite tra questi nomi fatti”.

E per quanto riguarda i big? Una cessione di spessore stravolgerebbe le carte in tavola. “Spero di no. Tra le risorse che il Napoli ha e quelle che può ottenere con le cessioni dei calciatori non protagonisti, credo che il Napoli non debba per forza vendere un big. Ma è chiaro che se dovesse uscire uno tra Insigne, Koulibaly e Allan il mercato azzurro cambierebbe di botto perché andrebbe rimpiazzato e aumenterebbero le risorse anche per gli altri acquisti. Penso che il Napoli possa programmare il suo mercato in linea di massima, con la speranza che non arrivi una proposta indecente per uno dei calciatori menzionati. Se invece dovesse esserci questa grossa offerta il mercato cambierebbe. La società deve avere un piano A e un piano B”.

E se dovesse partire uno dei top il Napoli avrebbe la forza di prendere un altro big? “Certamente non un calciatore da 80 milioni. Se parte un calciatore che costa tanto è sempre più probabile che il Napoli ne prenda due da 30 e uno da 20 piuttosto che ne prenda uno da 80 milioni. Perché prendere un calciatore che vale già 80 sarebbe uno che guadagna già 8-9 milioni. Posso pensare al massimo che vengano presi due da 40, ma difficile che il Napoli possa arrivare a calciatori che costano 80 milioni”.

Pensi, come De Laurentiis, che questa sosta di marzo sia un problema? “Mi meraviglio ogni volta che si tocca quest’argomento. Ormai i grandi club europei fanno tante riunioni per tutelare i propri interessi in prospettiva, con la nascita dell’ECA finalizzata a ottimizzare le entrate, e poi non si riesce a trovare una soluzione per il calendario della FIFA. E’ un problema di tutti i club più importanti, che hanno tanti calciatori in giro per il mondo durante la sosta. Non capisco perché si preoccupano di altro e non di questo. E’ anche un problema economico perché il rischio di perdere calciatori così importanti a causa degli infortuni rimediati in nazionale, per periodi lunghi, ha un riverbero economico certo. Si rischia di perdere obiettivi per strada. Non ho mai capito perché i club non siano riusciti ad intervenire in maniera decisa su quest’aspetto”.

Intanto De Laurentiis è volato in Olanda per l’Assemblea Generale dell’ECA. “Che il Napoli abbia un ruolo così importante nell’ECA è ovviamente un fatto positivo. Ma l’ECA in questo momento dovrebbe fare cose più concrete e non viaggiare su progetti di difficile realizzazione come la Superlega. Ci sarebbero scontri duri con l’UEFA e uno stravolgimento di tutti i campionati. Per il momento invece non ho visto nulla di concreto. L’ECA è una bella idea, ma servirebbe più pragmatismo”.

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