SCONTO FISCALE – Conte e Guardiola in serie A. Con il “Decreto Crescita” tasse sul 30% del reddito, al Sud solo sul 10%
Antonio Conte, Pep Guardiola, Mauricio Pochettino sono solo tre degli allenatori al top in Europa che nei mesi scorsi, per un motivo o per l’altro, sono stati accostati alle squadre italiane. Coach da stipendi esorbitanti e per questo sempre accostati con piĆ¹ o meno cautela alle big del nostro calcio.
Il Napoli oppure il Lecce, in procinto di tornare in A, dovrebbero effettuare ritenute soltanto sul 10% dell’ingaggio corrisposto
Decreto Crescita. Riporta Sport Mediaset che Antonio Conte, Pep Guardiola, Mauricio Pochettino sono solo tre degli allenatori al top in Europa che nei mesi scorsi, per un motivo o per l’altro, sono stati accostati alle squadre italiane. Coach da stipendi esorbitanti e per questo sempre accostati con piĆ¹ o meno cautela alle big del nostro calcio.
PerĀ ConteĀ si parla di Inter, Roma e Milan con alterni favoriti nella corsa; l’asso catalano ĆØ stato accostato alla Juventus per un eventuale post Allegri; mentre per l’argentino del Tottenham si era parlato di Milan. La domanda in ogni caso era sempre spontanea: chi puĆ² permetterseli in Italia? Risposta, nessuno. Forse la Juve, ma con enorme sacrificio. Questo fino al nuovo “Decreto Crescita” (Decreto legge n. 34) pubblicato lo scorso 30 aprile sulla Gazzetta Ufficiale
COSA PREVEDE LA NORMATIVA
Brevemente, la normativa prevede una tassazione agevolata per gli “impatriati” cioĆØ coloro che a partire dal 1Ā° maggio si trasferiscono in Italia non avendo risieduto in Italia negli ultimi due anni, tassando solo il 30% del compenso da lavoro dipendente per cinque anni, con il solo vincolo di rimanere in Italia almeno 24 mesi.
Va da sĆ© cheĀ Guardiola,Ā PochettinoĀ e tutti i tecnici stranieri rientrerebbero nella cornice normativa, ma anche Antonio Conte che dal 2016 al 2018 – ma tutt’ora vive a Londra – ha allenato il Chelsea.
Conte e Guardiola in Serie A: con il “Decreto Crescita” non ĆØ piĆ¹ un sogno
Secondo la ricostruzione e i calcoli diĀ Marco Bellinazzo per Il Sole 24 Ore, prima di questo decreto ingaggiare uno come Conte per la panchina sarebbe costato a un club di Serie A circa 20 milioni all’anno (ipotizzando uno stipendio netto da 10 milioni), mentre con il nuovo decreto a paritĆ di ingaggio netto costerebbe alla societĆ 12-13 milioni di euro visto che sarebbe tassato al 43% solo il 30% del reddito.
E addirittura – sempre secondoĀ Il Sole 24 OreĀ – ci sono team che potrebbero pagare ancora meno: il beneficio fiscale ĆØ stato ampliato al Sud.
Il Napoli oppure il Lecce, in procinto di tornare in A, dovrebbero effettuare ritenute soltanto sul 10% dell’ingaggio corrisposto
Il Napoli oppure il Lecce, in procinto di tornare in A, dovrebbero effettuare ritenute soltanto sul 10% dell’ingaggio corrisposto. A loro Conte costerebbe 11 milioni o poco piĆ¹. Praticamente la metĆ rispetto al passato. La nuova norma vale anche per i calciatori.
NORMA PER FAR RIENTRARE I ”CERVELLI” ITALIANI IN FUGA ALL’ESTERO
Una norma per far rientrare i “cervelli” italiani in fuga all’estero ma che, cosƬ com’ĆØ stata per ora scritta in attesa della conversione parlamentare, apre le porte anche a lavoratori stranieri, quindi i vari Guardiola e Pochettino o i calciatori, perchĆ© si parla genericamente di lavoratori che non abbiano risieduto in Italia negli ultimi due anni, senza sancire che in precedenza ci abbiano abitato per un certo periodo.
Una “legge Beckham” all’italiana, come accaduto in Spagna ma senza il limite dei 600mila euro minimi di guadagno.Ć¹
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