Il progetto rivoluzionario di Aurelio
Aurelio De Laurentiis vuole portare il Napoli ad alto livello con gradinate in campo, sky box ed abbonamenti per famiglie
Aspetterà la fine delle Universiadi, il patron del Napoli, per ripresentare il suo progetto innovativo riguardo i lavori strutturali allo stadio San Paolo. Risale a qualche mese fa un progetto ideato insieme all’architetto Zavanella che ne rivoluzionerebbe l’accessibilità. “L’eliminazione della pista di atletica con il conseguente abbassamento delle tribune al livello del terreno di gioco, ma non solo, la creazione di 25 Sky box in campo sul lato delle tribune e dei distinti” ecco in sintesi come cambierebbe l’aspetto dello stadio. Ovviamente, la creazione degli Sky box, soluzione già presente in molti prestigiosi stadi europei ma anche italiani, fornirebbe una vetrina importante per la società. Location utilizzabili per un’esperienza completa durante l’evento calcistico ma non solo, che a livello imprenditoriale porterebbero maggiori introiti.
Al momento però resta tutta un’ipotesi che, per quanto interessante, presenta delle importanti difficoltà di natura legale. Già in precedenza il Comune del capoluogo campano è stato oggetto di attenzione da parte della Corte dei Conti per un Credito Sportivo poi ritirato. I lavori di ristrutturazione alla struttura che sono stati effettuati attraverso finanziamenti pubblici e l’assegnazione delle Universiadi, ne impediscono quindi la destinazione della stessa ad uso privato. In ogni caso, secondo quanto riporta CalcioNapoli24: “Ad oggi non ci sarebbe stato alcun contatto ufficiale tra la SSC Napoli e palazzo San Giacomo in merito alla questione e che al momento non c’è alcuna possibilità che il progetto di rimozione della pista di atletica vada in porto”.
Probabilmente il punto di forza del progetto innovativo sarebbe l’ipotesi di abbonamenti family, per tutta la famiglia, a prezzi particolarmente vantaggiosi che porterebbe alla graduale eliminazione della vendita dei tagliandi singoli. Innovativo, ma sicuramente controverso.
Per quanto il fine sia lodevole: avvicinare le famiglie allo sport, potrebbe creare un’ulteriore spaccatura nel rapporto già teso con le frange della tifoseria ultras che potrebbero considerarle una ulteriore limitazione alle libertà del tifoso. Bisognerà attendere se e quando si potranno vedere in opera questi cambiamenti.
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