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Mihajlovic: “Non mi piace la tranquillità del decimo posto, voglio l’Europa!”

Sinisa Mihajlovic è intervenuto nella consueta conferenza stampa post partita per commentare la vittoria dei felsinei sul Napoli

Il tecnico serbo è intervenuto anche sul suo futuro e su una possibile permanenza alla guida della squadra rossoblù-

Destro e Santander insieme dall’inizio è possibile?: “Penso di no!”

Cosa manca a questa squadra?: “Io lo so, ma non lo dirò mai qui!”

Vincere qui?: “Si può fare! C’è una società forte, uno stadio sempre pieno. Bisogna vedere con gli investimenti cosa si vuole fare. Il Napoli ha giocatori forti ed è di un livello superiore rispetto a noi. Bisogna alzare l’asticella. Non è detto che chi investe di più, vince. Pensate all’Inter di Moratti.

Stasera inizio timoroso e coraggioso dopo la prima azione?: “Nel primo tempo loro hanno fatto meglio, ma noi abbiamo creato occasioni più nitide ed è per questo che abbiamo segnato due gol. Nel secondo tempo potevamo aspettarci una loro reazione. Abbiamo preso dei gol “ballerini”ma non abbiamo mai smesso di cercare di vincere. Sul 2-2 la squadra voleva vincere a tutti i costi e per questo ho inserito anche un secondo attaccante. Oggi eravamo in difficoltà perché ci mancavano gli esterni.”

Italia di Mancini e reazioni della famiglia?:Mia moglie è contenta, ma non segue troppo il calcio. Non si vuole immischiare più di tanto. Mancini sta facendo un ottimo lavoro, la gente sta iniziando ad appassionarsi.

Tempi per una mia risposta?: “Mi chiedete una cosa che non so. Domani mi incontrerò con la società e ci chiariremo le idee. Poi ci si comporterà di conseguenza.

Gli aspetti che incideranno sulla scelta?: Nella testa può succedere di tutto. Siamo legati ai risultati, ma per ottenerli è necessario costruire una squadra di livello. Ogni squadra ha il proprio obiettivo, ma quello viene fissato dalla dirigenza.”

Mancato giro di campo?: “Anche quando giocavo non facevo il giro.  E’ giusto che siano i ragazzi a prendersi gli applausi. E’ vero che mi hanno gettato due bottiglie di champagne addosso, la foto l’abbiamo fatta negli spogliatoi. L’importante, in una società, è che ognuno conosca il proprio ruolo e si prenda le proprie responsabilità. Domani parleremo di progetti e di ambizioni. Sono contento di Bigon. Questa squadra è stata allestita per una salvezza tranquilla.  Abbiamo dimostrato, sul campo, che i giocatori non sono così scarsi come si credeva. La squadra, per come era stata allestita, poteva fare meglio.

Prossimo anno in  Europa?: “Io sono ambizioso. Mi sono bruciato soltanto una volta chiedendo alla dirigenza cosa volesse. Mi avevano chiesto l’Europa, ma così non è stato. Dopo essermi bruciato una volta, non voglio ripetermi, anche se il livello umano da queste parti è completamente diverso. Non mi piace stare tranquillo al decimo posto, voglio l’Europa!”

Definizione di questo decimo posto?:L’ho sempre ripetuto: se la salvezza era un mezzo miracolo, se fossimo arrivati al decimo posto sarebbe stato un capolavoro. Nessuno si aspettava questa reazione. Il campionato di quest’anno era apertissimo. Se avessimo sbagliato una partita in casa non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere. L’amore del pubblico fa immensamente piacere, il fatto che mi chiedano di restare è una grandissima soddisfazione. Domani mi incontrerò col presidente e decideremo, insieme, con serenità e lucidità. Ero in debito e l’ho saldato”. 

 

 

 

 

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