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De Laurentiis e il Calciomercato – Una campagna acquisti importante non ancora conclusa

corriere dello sport elogia ADL

Il contratto di Hirving Lozano sarà un investimento importante per il bilancio societario azzurro. Il più oneroso per singolo calciatore fatto da De Laurentiis nei suoi 15 anni di presidenza.

Il Presidente De Laurentiis verserà nelle casse del PSV tre rate annuali per un totale di 42 milioni di euro. Superando di 2 milioni il già importante acquisto di Gonzalo Higuain: furono 40 i milioni di euro pagati al Real Madrid  per l’argentino nel 2013. Solo 17 milioni fu l’investimento per un tale Edinson Cavani nel 2010. Entrambi i calciatori si sono rivelati campioni ed hanno lasciato ben più di una traccia nella storia e soprattutto nel cuore di Napoli e dei tifosi napoletani.

Il presidente Aurelio De Laurentiis è sempre stato tacciato di tirchieria dai suoi tifosi: “Pappo’ cacc’ e sord” è la frase che spesso abbiamo visto sugli striscioni ed ascoltato allo stadio.

Potremmo parlare di gestione oculata o parsimonia, eppure solo con il mercato azzurro si evidenziano i problemi nella gestione dei diritti di immagine.  Si fa sicuramente disinformazione visto che tutte le grandi squadre hanno una gestione contrattuale ad personam concordata con manager e calciatori. Molto spesso per permettere agli stessi ed alla società ovviamente, un risparmio sulla tassazione, fa sicuramente più notizia spostare l’attenzione.

Ce ne parla la Gazzetta dello Sport dell’oculata gestione economica del patron azzurro

Sono stati tanti i campioni passati da Napoli nel corso della sua gestione, tante le giuste intuizioni dopo il ritorno in Serie A: non solo Cavani o Higuain ma anche Hamsik e Lavezzi ( i primi grandi acquisti appena tornati in Serie A). A seguire Quagliarella, Reina, Albiol. Fino ad arrivare a chi ancora gioca in azzurro come Callejon, , Mertens, Milik ed anche le scommesse vinte con Fabian Ruiz e Meret. Certamente ci sono stati anche investimenti sbagliati eppure alla fine i conti sono sempre  quadrati. E ne ha beneficiato il bilancio ma soprattutto il prestigio di una squadra acquistata in fallimento e portata in Europa ai massimi livelli nel giro di neanche un decennio.

Eppure dopo la partenza di Sarri qualcosa è cambiato

L’arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina partenopea ha segnato un punto di svolta che non subito è stato compreso. Chiamato a completare l’opera lasciata incompiuta da Maurizio Sarri ha lasciato il progetto iniziale quasi invariato durante lo scorso campionato. Ha preso tempo per capire in che modo adeguarlo alla sua idea di calcio, fino ad arrivare alla campagna acquisti elaborata insieme al fidato Giuntoli.

Per restare ai vertici e puntare obiettivi ambiziosi servono giovani talenti e top player

Puntare sui giovani talenti da inserire in un organico strutturato per essere valorizzato e valorizzare i singoli. “È stato così con Fabian Ruiz, Ounas e non ultimi proprio Elmas e Lozano. I giochi, dunque, li conducono loro due anche se la parola finale spetta sempre al presidente che a Marsiglia svelò di avere idee diverse rispetto a Ancelotti e Giuntoli sulle operazioni da concludere”.

Accade quindi che non sempre il Presidente è d’accordo con allenatore e DS: “In pratica, De Laurentiis è contrario all’acquisto a titolo definitivo di James Rodriguez, caldeggiato dal tecnico, e non ritiene necessario l’ingaggio di Fernando Llorente che, invece, è sostenuto dal diesse“.

Con l’arrivo di  Di Lorenzo 9 milioni, Manolas 36 milioni, Elmas 18 milioni, Lozano 42 milioni siamo già ad oltre 100 milioni. Se arrivassero James e Icardi (o Llorente) potremmo definire più che dispendiosa una campagna acquisti sicuramente finalizzata al raggiungimento di importanti traguardi.

 

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