Il lunedì del Napoli dalla A alla Z – La dura Lecce del gol non perdona, LLorente show e vittoria da applausi
Mai abbassare la guardia, mai sentirsi appagati neanche dopo la bellissima vittoria del San Paolo contro il Liverpool. Detto fatto: il Napoli torna da Lecce con quattro gol siglati, tre punti pesantissimi e tantissime nuove consapevolezze che analizzeremo come sempre nel consueto lunedì del Napoli dalla A alla Z
Terzo successo azzurro in serie A al Via del Mare (LEGGI LE STATISTICHE) ed una goleada strappa applausi per Maksimovic e compagni (LEGGI TABELLINO E CRONACA DEL MATCH) forti dell’entusiasmo di una formazione più che rinnovata scelta da Ancelotti in vista del tour de force della settimana e che non ha deluso le aspettative. Sugli scudi ancora Llorente con una doppietta, il Var e tanto da commentare: questo e molto altro nel lunedì del Napoli dalla A alla Z!
A come Abidal
Eric, mi dispiace ma sei venuto a Lecce per nulla. Lo so, siamo una delusione. Hai potuto mangiare il tipico pasticciotto, godere di una bella e soleggiata domenica ormai d’autunno ed anche di una tambureggiante partita. Hysaj però non ha giocato e no, a Barcellona proprio non ci viene: è affezionato ormai alla panchina partenopea, che trova calda, colorata ed agevole. Senti a mmè, ripiega su Fabian Ruiz… o se proprio vuoi, parlano tanto bene di un certo Kalidou Koulibaly…
B come Buongiorno
Buongiorno Ospina! Tocca a lui difendere i pali azzurri al Via del Mare e fino al 15′ ha schiacciato un bel pisolino, mai chiamato in causa. Poi un brusco risveglio all’improvviso e, scosso dal troppo caos intorno a sè, al 58′ decide di votarsi all’iperattività con un intervento più che evitabile che regala (e sottolineo, regala… ndr) il penalty al Lecce. Si fa perdonare poco dopo però, con un paio di interventi plastici salva porta. Altruista.
C come Cross
Cari amici del lunedì del Napoli dalla A alla Z, ieri mentre ammiravo la partita ho fatto un giochetto. Mi sono focalizzata sui cross azzurri, in attesa di uno che potesse valorizzare al meglio il nostro attacco pesante, che potesse far brillare Milik e Fernandone, magari regalandoci una bella incornata alle spalle di Gabriel. Sapete quanto ho atteso per registrare il primo cross perfetto? Una vita. Precisamente al minuto 81, al quarto gol. La “colpa” del mio invecchiamento precoce è tutta dovuta a lui, Kevin Malcuit, che nel primo tempo un po’ mi ha fatto penare e poi come un diesel ha riscaldato piede e fascia. “Secondo me sta crossando ad occhi chiusi” il commento lapidario del mio papà al 10′, che forse mette proprio tutti d’accordo. Tranne Malcuit, ovviamente. Tvb.
D come Dura lex sed lex
Inutile che protestiate. Inutile che andiate a sfogliare i manuali del calcio 2.0, special edition 2019-2020. La regola esiste, è ben chiara e vede una precisa applicazione, quasi rigorosissima, da questo campionato. Al momento del penalty il portiere della squadra difendente deve rimanere sulla linea di porta, all’interno dei pali, facendo fronte a chi esegue il tiro fino a quando il pallone è stato calciato con la possibilità di spostare soltanto un piede all’esterno della linea stessa. Se entrambi vengono ritenuti all’esterno dal direttore di gara, quest’ultimo ordinerà la ripetizione del calcio di rigore in caso di parata. Ovviamente, l’abbiamo spiegato un po’ maccheronicamente, così come ci piace nel lunedì del Napoli dalla A alla Z ma dovrebbe esser chiaro. Insomma, tutto nella norma. Dura lex sed lex.
E come Esultanza
Ma che eurogol ha siglato Fabian Ruiz?! Il talento spagnolo proprio sotto gli attentissimi occhi del team manager Abidal giunto da Barcellona per osservarlo, ha pennellato una splendida ed imprendibile traiettoria alle spalle di Gabriel. Esultanza veemente verso la telecamera, con messaggio preciso: nulla a che vedere con la colorata curva leccese, che ha colto malissimo la sua ironia. Forse anche l’arbitro Piccinini che lo ha persino ammonito per eccesso di esultanza, la stessa che ha coinvolto anche noi nel nostro lunedì del Napoli dalla A alla Z. Talento incompreso.
F come Favola
Diciamolo anche in questo lunedì del Napoli dalla A alla Z: a Lecce è stata proprio una bella partita. Onore agli avversari ed anche alla bellissima favola salentina che, tra vari intrecci ed emozioni, ci è capitata più volte di toccare da vicino. E’ questo il calcio che ci piace, è questo il sud che convoglia le sue eccellenze per un’incredibile risalita dalla Lega Pro alla massima serie. Eh sì: solo qualche anno fa ammiravamo capitan Mancosu infliggere uno storico gol al 93′ nel derby contro la Salernitana con la maglia della Casertana e ieri ha guidato i suoi al Via del Mare contro le stelle partenopee. Inoltre, questo Lecce è propositivo, di carattere, ha un grande allenatore in panchina e fa divertire. Al di là del risultato, tanti applausi.
G come Goleador
Lo stiamo ripetendo ormai in ogni lunedì del Napoli dalla A alla Z, persino nelle Champions del Napoli dalla A alla Z (LEGGI QUI LA RUBRICA POST LIVERPOOL) e tra curiosità, momenti sarcastici, focus sui social e sui dettagli più bizzarri, c’è una costante. No, non sto parlando di Mario Rui al quale regaliamo una giornata di pausa, bensì di Fernando Llorente. Le parole di elogio quasi sono scontate e per questa ragione lasciamo parlare il campo: anzi, precisamente gol e prestazioni, per un binomio a dir poco perfetto, esaltante ed inimmaginabile. Al di là di ogni aspettativa, persino le sue come scrive sui social. Bravo Re Leone, continua così e non ti fermare. Mangia ogni centimetro di erba che incontri, metti mister Ancelotti costantemente in difficoltà con le scelte e porta questo Napoli, il tuo nuovo Napoli, sempre più in alto.
H come Ho bisogno di giocare.
Fa sempre un estremo piacere vederlo in campo, rivederlo sorridente, concentrato, spedito verso la migliore condizione fisica. Faouzi Ghoulam è un patrimonio inestimabile del Napoli per tanti motivi: esperienza, qualità e professionalità sempre al servizio della squadra, gran passo e visione di gioco, un forte legame con i compagni ed anche con la città. Bisogna però attendere un altro po’ per la migliore forma fisica così come ha dichiarato anche nel post gara di Lecce (LEGGI QUI LE SUE PAROLE) e soprattutto deve ritrovare fiducia in se stesso e tanta continuità: poi, su quella fascia, non ce ne sarà davvero per nessuno.
I come Intesa
Non era facile fare bene, anzi benissimo, con una formazione rinnovata quasi nella sua interezza, in uno stadio caldissimo e contro una buona squadra. Non era facile trovare subito il giusto amalgama, la giusta quadratura del cerchio tra giocatori che insieme hanno poca continuità, chiamati meno in causa, in particolar modo l’uno al fianco dell’altro. Da Ospina in porta passando per Maksimovic, Malcuit, Ghoulam e lo stesso Milik reduce dall’ennesimo stop per un acciacco, sono state numerose le novità di giornata e nei primi minuti di gioco, si è vista l’intesa che un po’ mancava. Quel capirsi al volo, no look, che contraddistingue in particolar modo l’attacco di Ancelotti, Mertens-Insigne e Callejon in primis. Giusto un quarto d’ora per scaldare i motori e via come sempre, verso l’ennesimo meritatissimo successo.
L come Lento
Caro Dazn, questa volta ti abbiamo fregato! Abbiamo ormai (quasi) definitivamente abbandonato l’ansia da ritardi e rotellina che ha accompagnato spesso i lunedì del Napoli dalla A alla Z dello scorso anno e finalmente abbiamo potuto godere di una partita rilassata, senza scomodare il modem, la connessione, camomille per calmarci, invocando la vecchia e cara radiolina che nulla a che vedere con gli aggeggi infernali del calcio moderno. Tutto è andato per il meglio: le grafiche scorrevoli delle formazioni, le interviste, i collegamenti a bordo campo e dagli spogliatoi, persino le inquadrature. Qualcosa da rivedere ma va già benone così: gli occhi sono appagati ma soprattutto, il fegato ringrazia. Meglio tardi che mai.
M come Motivazioni
Carletto, sii sincero con il lunedì del Napoli dalla A alla Z… Un po’ eri preoccupato. Lo abbiamo capito quando ce l’hai detto senza mezze misure nel post gara di Liverpool, pensando già al seguente impegno e forse a quello dopo ancora, ancora ed ancora. Ad una squadra che va a cento all’ora ma che ha bisogno di stimoli proprio nelle partite sulla carta più abbordabili. “Il big match contro il Liverpool si prepara da solo, l’importante è tenere alta la concentrazione e le motivazioni per gli altri, quelli più semplici sulla carta”. E preoccupato lo era anche ADL che si è sfogato con il suo caro amico Twitter ed ha spronato la squadra a modo suo, mezzo social. Proprio per questo quella di Lecce è una doppia vittoria: si è finalmente imparato dagli errori passati, con un netto scatto di maturità. Chapeau.
N come Nei capelli
Ci rivolgiamo sempre a te, mister Ancelotti. Ti abbiamo visto in panchina, anzi, non sei sfuggito all’attento occhio delle telecamere. Quello di Lecce è stato un po’ un inizio gara da “mani nei capelli” e più volte hai preferito mostrare così il tuo disappunto. Non bastavano più le gomme e neanche il sopracciglio: tanto possesso palla ma anche l’insofferenza dopo un passaggio semplice sbagliato, un calo d’attenzione, un contropiede subìto o un’incomprensione. Ed ecco le mani tra la folta chioma d’argento. Ti assicuro che facevamo la stessa identica cosa: poi, per fortuna, le mani solo volate al cielo per i quattro gol insieme a tantissimi sinceri sorrisi di gioia.
O come Ognuno è importante
Parola del capitano Lorenzo Insigne, nel post partita di Lecce-Napoli (LEGGI QUI L’INTERVISTA). Un passaggio è assolutamente da sottolineare: “Ancelotti dà fiducia a tutti, ci sentiamo tutti importanti e questa è la vera forza del gruppo. Chiunque va in campo dà il massimo”. Un punto nevralgico per il futuro ed il prosieguo della stagione, che sottolinea ancora una volta la forza di un gruppo pronto a fare la differenza, sentendosi importante e parte integrante di una rosa ampia, versatile, complementare e dalle mille sfaccettature, ognuno con una peculiarità diversa dentro e fuori dal campo.
P come Presidente
Com’è social il presidentissimo Aurelio De Laurentiis! Anche questa settimana si è distinto per i suoi messaggi social: in primis quello dopo la bellissima vittoria e prestazione al cospetto dei campioni d’Europa del Liverpool, poi il prezioso monito pre Lecce per mantenere alte concentrazione e motivazioni. Sempre presente, in campo, fuori ed on line, con parole decise e come sempre, senza peli sulla lingua: da buon padre di famiglia, segna la strada per il sucesso. Mentore.
Q come Questo Napoli è al top della condizione
Il titolo dice tutto, Carlo Ancelotti aggiunge il resto in conferenza stampa in quel di Lecce (LEGGI LE PAROLE DI ANCELOTTI). Facile commentare un risultato così rotondo, una prestazione convincente del suo Napoli ed una partita nel suo totale davvero bella e divertente da vivere. Certo, la squadra è ancora perfettibile e vari meccanismi sono ancora da limare ma i presupposti per farlo quanto prima ci sono davvero tutti. Anche perchè tempo per adagiarsi sugli allori proprio no c’è: mercoledì arriva il Cagliari al San Paolo, per un’altra partita da prendere con le molle.
R come Rinnovi
Settimana non solo di doppia sfida ma con un bell’occhio di riguardo anche ai rinnovi, quelli importanti, di lusso. In cima al taccuino del sempre sveglio ed attivo Cristiano Giuntoli sembrano esserci proprio Josè Maria Callejon e Dries Mertens, che già ad inizio stagione erano stati protagonisti inconsapevoli (forse neanche troppo.. ndr) di numerose voci di mercato su un possibile ultimo anno all’ombra del Vesuvio. La responsabilità sarebbe di un post su Instagram del 14 belga nel quale paventava questa possibilità, invitando l’amico e compagno di squadra a godersi al meglio l’ennesima nuova annata insieme. Lacrimuccia a parte, sembra che sia stato offerto ad entrambi un biennale alle stesse cifre dell’attuale contratto. La risposta? Bisognerà attendere, ovviamente è ancora troppo presto: ma siamo certi che entrambi già conoscono la volontà dei tifosi, con una bella speranza che culla nei cuori di chi li ha amati, li ama e sempre li amerà.
S come Solidarietà
Cari amici del lunedì del Napoli dalla A alla Z, vi raccontiamo una bella storia. Di quelle vere, che scaldano il cuore, che danno speranza per il futuro e la consapevolezza che spesso il calcio può regalare davvero qualcosa di speciale…quando meno te lo aspetti. Protagonista il nostro Faouzi Ghoulam che ha risposto all’appello di una tifosa su Twitter, la quale voleva esaudire il sogno di un supporter speciale, Daniele, impossibilitato ad andare al San Paolo come desiderio più grande da realizzare. Detto fatto: l’azzurro si è subito messo in contatto con la ragazza regalando loro viaggio, biglietto e spese…ovviamente tutto a suo carico (LEGGI QUI I DETTAGLI). Un gesto semplice ma al contempo non scontato e davvero stupendo: bravo Faouzi, siamo ancora una volta davvero fieri di te!
T come Tu chiamale se vuoi emozioni
Non è da tutti avere 23 anni appena compiuti ed essere protagonista dell’esordio stagionale in serie A nello stadio della propria città natìa, contro quella maglia che ha indossato da piccolissimo per sei lunghi anni. Non è da tutti vincere quell’emozione, dominarla, riempirsene gli occhi, il cuore e poi lasciarla lì, momentaneamente per giocare al meglio uno sprazzo importantissimo di partita. Davanti ai propri amici, con i tifosi avversari, forse anche con la famiglia. Eppure eccolo lì, Sebastiano Luperto: testa alta, sguardo fiero, a godersi la passerella concessa da Sir Carlo Ancelotti ed a raccogliere tutte le indescrivibili sensazioni dell’ennesima giornata indimenticabile.
U come Ufficialità
“Oh mamma miaaaa!”. E’ stata precisamente questa l’esclamazione della maggior parte dei tifosi napoletani quando, nel bel mezzo del consueto pranzo domenicale, hanno letto la formazione scelta da Ancelotti. Inutile che dite di no, vi ho sentiti. A qualcuno è persino andata la polpetta al ragù di traverso, il vino è balzato via dalla bocca correndo ad accendere subito la televisione per il pre partita di Lecce. Incredibile ma vero: LLorente e Milik. Ospina in porta. Maksimovic in difesa. Persino Ghoulam e Malcuit. Bene, almeno speriamo. Male che va, c’è la panchina. Ma non andrà male, non è andata male! Neanche troppo male a me che, quasi convinta che Milik non giocasse dal 1′, l’ho sconsigliato da schierare titolare ad un amico al fantacalcio. Speriamo che adesso non mi odi, tanto non ha segnato. Per tutto il resto c’è Carletto, altro che Mastercard: perchè il maestro ha sempre ragione.
V come Var
Che caos, cari amici del lunedì del Napoli dalla A alla Z! Anche ieri è successo di tutto. Ma andiamo con ordine: grazie di esistere al 28′ quando il direttore di gara decreta un calcio di rigore per il Napoli…forse sì, forse no, forse nì…allora ascoltiamo il silent check o ancor meglio, andiamolo a riguardare. Confermato. Ricorsa di Insigne e ciò che è successo al povero Gabriel lo trovate alla lettera D. Sulla ripetizione del penalty Lorenzino si passa una mano per la coscienza, cambia angolo ed anche lato: netto gol e sfottò doveroso di Arek Milik. Ma non è tutto: al 58′ il panteco della settimana lo firma Ospina (ed anche in questo caso vi rimando alla lettera B ndr) il quale preso dalla noia, anticipa grossolanamente Tachtsidis e commette fallo da rigore. Forse sì, forse no…forse nì…silent check, lo andiamo a rivedere…ma anche no. Rigore e Mancosu non sbaglia. Ospina invece a volte sì ma sa come farsi perdonare poco dopo.
Z come Zero
Come i passi falsi dopo Torino. Come i dubbi, le incertezze, le paure. Forse anche le critiche, che devono necessariamente svanire in una settimana che incorona il Napoli tra le migliori squadre di questo inizio di stagione sia in Champions che in serie A. Zero ancora come i musi lunghi che neanche in panchina sembrano minare l’armonia di una squadra che rema insieme con tantissima voglia di arrivare lontano. Zero come i pareggi azzurri, come i rimpianti per non aver acquistato Icardi, “tanto c’è LLorente”. Infine ancora zero come i minuti che si vorrebbero aspettare prima della prossima partita che è già mercoledì: altro giro altra corsa, sperando che il Napoli si confermi così, bello, divertente e vincente.
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Testarda, imprevedibile, caparbia e passionale. Con la “testa nel pallone” ed i piedi in uno stadio.