Ansaldi: la presenza fondamentale dell’avversario
Ansaldi aiuta l’avversario e limita i danni
Cristian Ansaldi può essere nominato miglior giocatore della settima giornata di Serie A, senza dubbi ed all’unanimità. Il salvataggio compiuto su Hysaj ha contribuito a limitare i danni che la caduta avrebbe potuto recare al terzino del Napoli.
Un abbraccio che vale oro
Chissà cosa avrà pensato mai Hysaj in quel preciso istante, quando cadendo all’indietro con la testa verso il terreno si apprestava ad impattare il suolo. Probabilmente si era reso conto che l’epilogo di quel salto, scoordinato quanto efficace nel bloccare l’avanzata offensiva, sarebbe stato tragico. Nella rovinosa precipitazione il terzino albanese del Napoli ci aveva messo del suo per contenere i danni, curvando in avanti il capo e sperando che il colpo non fosse così drammatico.
Un abbraccio goffo, con le mani che cercano di pescare verso il basso un uomo che cade all’indietro a peso morto. Un gesto istintivo e naturale nei confronti dell’avversario. Questo è ciò che ha fatto Ansaldi in quell’istante durato un’eternità. Lucido, pronto e forte, sorregge il “nemico” e tenta di strapparlo al peggiore dei finali possibili.
L’episodio in Torino-Napoli
In diretta TV lo scontro duro di Hysaj con il manto erboso appare subito grave. Lo confermano dopo pochi istanti i replay che la regia continua a mandare in progressione. Si teme il peggio per il numero 23 azzurro, che rimane inginocchiato a terra con lo sguardo verso il basso. Prova ad alzarsi ma non ce la fa, costretto ad abbandonare il campo in barella. Seguono attimi di spavento, a cui sopraggiunge la speranza che la situazione non sia grave grazie agli aggiornamenti continui in diretta TV.
Il calciatore viene trasportato in ospedale per eseguire tutti gli accertamenti del caso. La diagnosi è quella di “frattura parcellare dello sterno” : danno si, ma lieve rispetto a ciò che si era temuto.
Conseguenze
Il giocatore dovrebbe rientrare tra circa un mese. Stop obbligato per lui. La conseguenza più bella è che Elseid da oggi può contare su un amico in più. Quel nemico in campo che, dopo un brutto salto, lo ha aiutato a cadere e rialzarsi nel migliore dei modi.
Nato e cresciuto nella periferia est di Napoli, da sempre tifoso ed appassionato
Vive in Trentino, dove si è formato e lavora come Infermiere