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ESCLUSIVA-Idris Sanneh ospite a Casa Napoli TV

Idris Sanneh

Idris Sanneh: ospite in ESCLUSIVA a Casa Napoli TV

Nella puntata di ieri Idris Sanneh è stato ospite in ESCLUSIVA a Casa Napoli Tv, programma televisivo condotto da Max Viggiani. Il giornalista, storico volto della TV sportiva italiana degli ultimi 30 anni, è divenuto famoso al grande pubblico per il suo grande tifo juventino. Di seguito vengono riportati i suoi interventi durante la trasmissione.

Juventus-Lokomotiv Mosca: impegno sulla carta facile ma non da sottovalutare

“Non è da sottovalutare una squadra che gioca la Champions. Sulla carta sembrerebbe che la Juve possa fare risultato pieno ma è una squadra ostica. Poi ogni squadra che affronta la Juve ce la mette tutta, visto anche che siamo tra i favoriti per la vittoria finale. Non penso che sarà una partita facile. Dovremmo metterci tanta birra, tanta psicologia e forza atletica contro i russi”.

Ti piace questo inizio di epoca Sarri o rimpiangi Allegri?

“Di Sarri ho avuto sempre l’impressione di un grande allenatore, un insegnante di calcio. Quando era al Napoli l’ho contestato perché ha avuto da dire sulla mia squadra con le parole al veleno verso la Juventus. Ho detto sempre “perdono ma non dimentico”, ma solo gli imbecilli non cambiano parere. Dalle ultime prestazioni che sto vedendo sta facendo una Juve nuova, più piacevole ed interessante da vedere. Anche il gioco è piacevole, al di là dei risultati. Mi piace. Tra l’altro mi ha chiesto l’amicizia su Facebook”.

Cristiano Ronaldo. Artista o calciatore puro?

“Vorrei ripercorrere la storia di questo calciatore di 34 anni. Nasce in un paesino poverissimo ma ha carisma. Ha una grandissima umanità prima di essere un grande giocatore. Bisogna sviscerare la storia di questo ragazzo: tutto ciò che ha o che avrà lo merita totalmente. Non è pieno di sé, anche se la stampa gli dà grande visibilità mediatica. E’ un ragazzo di cuore che ha un determinato senso della solidarietà umana. A me piace guardare questa parte di lui. E poi è il non plus ultra del calcio moderno: serio, atleticamente preparato, disciplinato tatticamente e mentalmente superiore a tutti gli altri giocatori. E’ in grado di cambiare da solo gli equilibri di una partita”.

In che posizione si colloca rispetto ai grandi del passato come Maradona e Pelé?

“Entra nel gruppo di coloro che hanno fatto la storia del calcio. Insieme a Maradona, Pelé e Messi. Tra lui e Messi per me Ronaldo è più forte perché può cambiare il volto di una partita. Questo lo vediamo soprattutto nella sua nazionale. Ha segnato 700 goal. Non sono qui a fare il suo cantore ma lo vediamo tutti: chi ama il calcio ama Cristiano Ronaldo, al di là del tifo. Messi è un grande ma mentalmente più debole”.

Salisburgo-Napoli ed il rapporto con i tifosi

“Il Napoli deve per forza fare risultato pieno dopo il pareggio con il Genk. Il Napoli ha un problema mentale, lo slancio di entusiasmo quando si vince e la depressione quando non si vince. Questo è dovuto anche ai tifosi, che riempiono lo stadio quando si vince e contestano il Presidente quando non lo si fa. La gente se la prende molto con De Laurentiis perché fa delle dichiarazioni che a volte non vanno bene. E’ il padrone da solo al comando che dice e fa delle cose a volte infelici per i tifosi. Il Napoli, come società calcistica, è una squadra altalenante e i giocatori ne soffrono. Insigne, Mertens e Callejon hanno in questo momento dei problemi ambientali e di conseguenza con i tifosi. Ma non si può fischiare un proprio giocatore in casa. Si tifa per e con i giocatori”.

Idris sull’Atalanta

“L’Atalanta è ormai una realtà del calcio italiano. E’ una squadra forte che gioca un calcio molto atletico e dispendioso. Spero che non subiscano la pressione psicologica di dover stare sempre lì in alto. Non è un periodo effimero perché la società è sana e senza debiti, ha un fior fiore di allenatore che sa allenare bene la sua squadra e sa fa crescere i suoi giocatori. Ci vuole però tenuta mentale, perché stare sempre lì in alto è faticoso“.

Milan: Pioli è realmente l’uomo giusto o i mali vengono anche dalla fase di costruzione della squadra?

Pioli potrebbe essere il salvatore della patria. Ha grande carisma ed è un buon insegnante e preparatore. Con un po’ di fortuna può ribaltare questo Milan perché potrebbe essere seguito dai suoi uomini. I calciatori di oggi hanno solo rispetto per gli allenatori che hanno vinto e per un calcio che si confa alle loro qualità tecniche ed atletiche. Dal dopo Berlusconi il Milan non fa più nulla. E’ una società imbambolata dove non si sa chi gestisce chi. Ha messo persone che non hanno carisma per dirigere una società. Hanno speso un sacco di soldi e sono stati perdonati dall’UEFA; hanno speso tanto ma non hanno preso i giocatori di cui ha bisogno, perché il Milan ha bisogno di almeno 3 giocatori d’esperienza che siano dei leader in campo. Avrebbero dovuto riformare tutto. Per me sarà difficile che risorgano, però con Pioli si può fare meglio”.

Idris in esclusiva su Insigne

“Sono uno strenuo difensore di Insigne, napoletano autoctono che crede ed ama la sua squadra. E’ sempre stato contestato dai tifosi napoletani. Sono passato davanti casa sua a Frattamaggiore. Sono andato a mangiare al ristorante di suo suocero ad Aversa, per cui lo conosco molto bene. Ha un problema con la tifoseria e menomale che gli hanno dato la fascia di capitano. E’ un talento naturale e sta ai tifosi galvanizzarlo perché fa la differenza nel Napoli. I tifosi hanno dato più chance a De Laurentiis che a lui. Devono coccolarlo perché è un patrimonio nazionale, non solo del Napoli. E’ un ragazzo che soffre perché non sente l’affetto pieno dei tifosi. A lui hanno dato il capitanato per rasserenarlo con la piazza e per responsabilizzarlo. Ma non ha la grinta ed il carisma. L’unica cosa di cui ha bisogno è l’affetto dei tifosi”.

Esclusiva di Idris: mai contestare Ancelotti!

“Discutere Ancelotti? Su cosa vogliamo discuterlo? Ancelotti è sempre andato ad allenare squadre forti, dove era circondato anche da calciatori famosi. Però la sua mente ed il suo lavoro gli hanno permesso di vincere. Parlano i numeri: ha vinto più di qualsiasi altro allenatore nel mondo. Che poi si faccia circondare dai suoi familiari, che male c’è? Finché i risultati gli danno ragione non si può discutere Ancelotti, una persona perbene, un uomo che viene da una famiglia povera. Quando andavo allo stadio suo padre mi portava il panino con il salame. Quando si è reso conto che ero mussulmano ha cambiato e mi portava il panino con il pesce gatto. E’ una persona incontestabile. Ora bisogna fare i conti con De Laurentiis, che parla senza filtri. I tifosi contestano l’allenatore quando non fa risultati. Ma è l’emanazione culturale del braccino corto del Presidente”.

Idris in esclusiva: Napoli, qual è il tuo rapporto con la città?

“Io ho un amore viscerale per il popolo e la città di Napoli a partire dai tempi di Maradona. Mi emoziono quando sento parlare della vostra cultura, della musica, del popolo, della gentilezza e della solidarietà dei napoletani. A Napoli mi chiamano Re Idris perché dicono che sono l’unico juventino amato. Ho lavorato per tutte le televisioni di Napoli. La prima porta volta che ci sono andato mi ha portato Marino Bartoletti. Da lì sono andato e tornato per tanti anni. Amo Napoli ed i napoletani”.

Contento per la nomina al Pallone d’Oro per Koulibaly?

“Se lo merita. E’ un difensore senegalese che ha imparato molto con Sarri. Nel firmamento del calcio mondiale penso che faccia parte dei difensori più forti al mondo nel suo ruolo. E’ giusto che faccia parte dei 30 nominati. Da senegalese sono molto orgoglioso e fiero di lui. Attaccanti avvantaggiati per la vittoria? Non è giusto, perché se sei il più bravo nel tuo ruolo lo puoi vincere. Siamo noi giornalisti che decidiamo le sorti del premio”.

Milik si è sbloccato contro il Verona. Può fare la differenza in questo Napoli?

“Se gioca con continuità si. Sperando soprattutto che non si faccia male”. 

Idris in esclusiva chiude con un commento sulla doppietta di Dybala in Champions

“La Juve ha la rosa più completa e forte di tutte le squadre europee. Ha praticamente due squadre. Ho sempre apprezzato Dybala, anche se ha un carattere debole come Insigne. E’ un gran talento. Ora con Sarri e CR7 può giocare come meglio gli si addice. La Juve in 95 minuti può ribaltare in qualsiasi momento la partita perché ha delle individualità importantissime”.

 

 

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