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Edoardo Cosenza, Presidente Ordine Ingegneri Napoli: “Senza Ultras il calcio muore!”

Edoardo Cosenza, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli, ha scritto un lungo post su Facebook, parlando del caso delle multe agli Ultras per il regolamento d’uso del San Paolo, rivivendo alcuni momenti emozionanti della sua vita da tifoso

Edoardo Cosenza, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli, ha scritto un lungo post su Facebook, parlando del caso delle multe agli Ultras per il regolamento d’uso del San Paolo, rivivendo alcuni momenti emozionanti della sua vita da tifoso.

Di seguito le parole dell’Ingegnere nel suo lunghissimo post su Facebook:

“Ero al San Paolo quando il Napoli tornò in serie A con Lauro e Fiore… Ero al San Paolo quando Altafini segnò alla Juve e Sivori ricambió segnando al Milan. E quando Sivori riempì di mazzate Salvadore terminando la sua carriera… Ero a Roma in curva quando Boccolini segnò su punizione con la Lazio e per la prima volta nella storia il Napoli passò primo in classifica e per la prima volta cantammo ‘O surdato ‘nammurato… Ero in Curva ferrovia a Firenze quando Clerici pareggió con una rete meravigliosa…”.

Poi ha aggiunto:

“Ero, giovanissimo ingegnere, a Jeddah_Mecca in Arabia Saudita, quando si concludeva l’acquisto di Maradona e il mio committente spese somme enormi per ripagarmi le telefonate che facevo a Napoli per essere informato costantemente… Ero sempre sempre sempre allo stadio negli anni di Diego. Con mia moglie che quasi che partoriva allo stadio i miei primi due figli, nel 1987 e nel 1990 …

Ero in curva a Roma, in attesa per ore ore ore, quando Marek venne a dialogare e spiegare e quando vincemmo la triste Coppa (ciao Ciro)… Ero ad Anfield quando Lavezzi venne a festeggiare la rete sotto la nostra curva… Ero in curva a Madrid quando Insigne segnó quella rete geniale… Certo non mi fermano quattro critiche, solo qualcuna in buona fede, altre perbeniste o ipocrite o peggio.

O fatte da chi allo Stadio non ci va mai. Fate posti speciali per chi lancia il tifo. Fate eccezioni per le bandiere e per i tamburi. Lasciate che i tifosi possano stare insieme, ma senza il tifo della Curva B (e della Curva A) il San Paolo è morto.

E poi mettete quattro steward (pagati da SSC Napoli) in Curva (mai visto neanche uno, garantisco che non li mangiamo). E lasciate che la questura (pagata dalle nostre tasse) usi queste meravigliose tecniche di riconoscimento facciale per arrestare quei parassiti aggressivi parcheggiatori abusivi. Se non volete risolvere e non lo fate allora c’è qualcosa sotto”.

 

Di seguito il post sul profilo Facebook di Cosenza:

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