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La Coppa Italia del Napoli dalla A alla Z – Gli azzurri vincono e convincono di rigore contro il Perugia, il San Paolo torna a sorridere

La Coppa Italia del Napoli dalla A alla Z porta con sĆØ un’insolita dose di sorrisi e serenitĆ  che mancava da un bel po’ di tempo sia al San Paolo che all’ombra del Vesuvio

Inizia infatti nel migliore dei modi l’avventura degli azzurri in Coppa, con Manolas e soci che superano il Perugia agli ottavi di finale, all’esordio dell’importante competizione. Due calci di rigore magistralmente trasformati da capitan Insigne nel primo tempo, tanto Var ed un altro penalty questa volta a favore degli ospiti ma parato da Ospina che hanno segnato il match, con una buonissima prestazione dei partenopei. Da registrare anche l’esordio del neo acquisto Demme tra gli applausi del San Paolo. Ma non solo: qualche polemica in sala stampa, tante curiositĆ  e la testa subito alla prossima sfida contro la Fiorentina di sabato sera. Questo e molto altro nella Coppa Italia del Napoli dalla A alla Z!

A come Assurdo

Iniziamo questa Coppa Italia del Napoli dalla A alla Z cosƬ come avevamo terminato il Campionato del Napoli dalla A alla Z: con la sfiga. Ad avvio gara contro il Perugia sembrava che il registro non fosse ahimĆØ mutato: in 12′ numerose occasioni da rete per i partenopei e nessun gol siglato. Dai miracoli di Fulignati passando per i salvataggi in extremis dei difensori di Cosmi, fino agli errori sotto porta di Manolas di testa, Fabian e le conclusioni dalla distanza di Elmas alquanto soporifere. Insomma, stavamo giĆ  per preparare l’ennesima camomilla quando per fortuna ci pensa Insigne dal dischetto al 25′. Ed ĆØ tutta un’altra musica.Ā 

B come Bis

Si sperava fosse la Cremonese la prossima avversaria del Napoli in Coppa Italia. Dai, scherziamo: per quanto il calcio sia imprevedibile, era quasi scontato vincesse la Lazio (LEGGI I DETTAGLI ). Ci sarĆ  il bis quindi della tanto chiacchierata gara che ha infiammato l’Olimpico in campionato poco meno di due settimane fa. Questa volta perĆ² si giocherĆ  ancora al San Paolo in gara unica e sarĆ  partita vera: coltello tra i denti, attenzione massima e chissĆ  anche un Mertens ed un Koulibaly in piĆ¹ sui quali contare per conquistare l’ambitissima semifinale. E non dimentichiamo che proprio la Lazio ĆØ detentrice del trofeo.Ā  Non male per un quarto.

C come Ciambella di salvataggioĀ 

Una Coppa Italia assolutamente da non snobbare per il Napoli, che vede il suo futuro incerto cosƬ come la qualificazione alla prossima Champions, con il quarto posto attualmente lontano 11 lunghezze. Una chance troppo ghiotta per conquistare un trofeo e l’accesso ai gironi di Europa League, raddrizzando cosƬ una stagione che potrebbe rivelarsi piĆ¹ che fallimentare. I sorteggi poi, sono amici: il Perugia giĆ  superato agli ottavi ed ora, ai quarti una Lazio da affrontare con il coltello tra i denti e che giĆ  in campionato Insigne e soci hanno dato dimostrazione di poter battere. Insomma, una ciambella di salvataggio in grande stile, a mmĆ² di bellissimo unicorno gonfiabile ma massima attenzione: la bucatura potrebbe essere sempre dietro l’angolo.

D come DisastroĀ 

Quattordicimila biglietti venduti per Napoli-Perugia ed un caos totale per acquistare i tagliandi, messo sotto la luce dei riflettori dai tanti tifosi azzurri arrivati da ogni parte d’Italia e che si sono visti impossibilitati ad assistere al match di Coppa Italia per un sistema che continua a fare acqua da tutte le parti. On line i ticket sembravano essere andati sold out in tutti i settori tranne qualche sparuta presenza tra tribuna e curva ma la situazione reale era ben diversa. All’esterno del San Paolo, l’unica ricevitoria abilitata non aveva segnale per stampare i tagliandi ed anche il botteghino ne era sprovvisto. Insomma, tutto da rifare e tanto su cui lavorare, per crescere e diventare una societĆ  competitiva in tutto e per tutto.

E come Esordio

Lo aspettavamo titolare contro il Perugia ed invece ce lo siamo gustati dal 63′. Ha vissuto subito il brivido del San Paolo, lui che ha un nome cosƬ importante in quello che fu proprio il tempio di un altro Diego che a Napoli ha fatto la storia del calcio. Si chiama come lui proprio per una scelta del padre, grande tifoso azzurro e che voleva che il figlio gli ricordasse proprio il Pibe de Oro e la sua squadra del cuore (LEGGI LA SUA STORIA). Ed ora, a 28 anni di distanza, Diego Demme si ĆØ preso con merito tutti gli applausi di Fuorigrotta per una scelta che non ha mai vacillato, cosƬ come il coinvolgente sorriso e la voglia di dimostrare il suo valore ad un tecnico che ĆØ stato sempre tra i suoi idoli di giocatore. Una storia romantica appena iniziata e che si spera scalderĆ  sin da subito i cuori dei tifosi partenopei.

F come Freddo

Non potevamo esimerci dal fare un grande encomio ad uno dei migliori di questa Coppa Italia del Napoli dalla A alla Z, capitan Lorenzo Insigne. A suon di rigori, si ĆØ ripreso dagli undici metri il suo Napoli, con una grandissima freddezza dal dischetto. Non era facile, ancor piĆ¹ perchĆØ conscio che per gettarsi il brutto periodo alle spalle, era necessario gettare la sfera in rete e conquistare la vittoria che passava anche da quelle due ghiottissime chance. Sono state sfruttate al meglio, confermandosi quando propositivo ed in forma, un leader ed un calciatore che davvero puĆ² fare la differenza.

G come Godiamoci questa vittoria

Si scrive Hysaj, si legge operaio al servizio del Napoli. Eh s, l’ha detto proprio lui nel post partita di Coppa Italia e per la seconda volta consecutiva a distanza di pochi giorni, non me la sento di dargli torto. E’ un evento, quindi segnate rosso sul calendario e preparatevi a raffiche di vento, neve e gelo. “E’ una gioia tornare a vincere al San Paolo ed ĆØ importante fare strada in Coppa Italia. Ci tenevamo a questo risultato e adesso dobbiamo dare continuitĆ  al rendimento” (LEGGI LE SUE PAROLE). Anche per noi Elsi, te lo assicuriamo. Questa vittoria ce la godiamo ma speriamo sia la prima di un’altra lunga serie. Senza scherzi, eh.

H come Hanno problemi psicologici

Gattuso sta al Napoli come Cosmi sta al Perugia ed entrambi sono un grande patrimonio da preservare del calcio italiano. Garra, tecnica, carattere, intensitĆ , competenza, stakanovismo, schiettezza, sorriso, genuinitĆ  solo alcune delle caratteristiche le li contraddistinguono, facendo di loro delle perle rare del calcio moderno 2.0, ben lontano da coloro che sono avulsi da ogni tipo di meccanismo. Strade che si potrebbero intrecciare o che avrebbero potuto farlo, cosƬ come confermato dallo stesso Cosmi: “Non voler allenare il Napoli significa avere dei problemi psicologici ed io non ne ho. ƈ impensabile pensare di non desiderare una panchina come quella azzurra. Chi non regge le pressioni non puĆ² fare questo mestiereā€ (LEGGI LE SUE PAROLE). Mito indiscusso.Ā 

I come In bocca al lupo

Momento romantico in questa Coppa Italia del Napoli dalla A alla Z. Domenica ĆØ stata una giornata amara per la serie A che ha perso due ottimi giocatori per la rottura del crociato: si tratta di NicolĆ² Zaniolo della Roma e di Merih Demiral della Juve, che ha atteso perĆ² lunedƬ per la conferma del suo grave infortunio. Appena saputo dello sfortunato stop del talento giallorosso, ĆØ arrivato sui social un bellissimo messaggio di chi se ne intende di infortuni seri: ĆØ Arek Milik che ha augurato al classe 1999 una pronta guarigione (LEGGI QUI IL POST). Al di lĆ  di ogni colore, squadra, fede ed appartenenza: solo il calcio quello bello e sano che amiamo. Grande Arek!

L come Lobotka

AAA cercasi Lobotka. A prescindere che stiamo ancora attendendo il tweet ufficiale presidenziale, non vediamo l’ora di vederlo in maglia azzurra, a macinare chilometri e mangiare fili d’erba. In realtĆ  una risposta seria a questi astrusi quesiti c’ĆØ: al momento non c’ĆØ posto in lista e si sta attendendo la cessione di uno degli azzurri (LEGGI I DETTAGLI), in primis Tonelli verso la Sampdoria (LEGGI LA NOTIZIA). Ma non solo: il giocatore ĆØ appena diventato papĆ  e domani tra un po’ di Napoli e qualche firma, volerĆ  dalla sua dolce metĆ  per l’ultimo salutino al primogenito, pronto poi per la Fiorentina. Ti aspettiamo!

M come Mai una gioia

Nonostante un avvio gara costellato dalle occasioni non concretizzate per il Napoli, possiamo ormai dirlo senza dar troppo nell’occhio: contro il Perugia sembra che sia andato tutto bene, senza intoppi. Sembra sia tornato l’entusiasmo in casa azzurra, con una vittoria che potrebbe scacciare le ansie di uno dei piĆ¹ brutti periodi dell’era De Laurentiis. E’ vero, l’avversario proviene dalla serie B ed era quasi scontato un successo dei padroni di casa ma la reazione e la condizione psicologica avevano la prioritĆ  assoluta e non hanno deluso le aspettative. Unica nota stonata l’infortunio di Karnezis alla vigilia (LEGGI I DETTAGLI): per la serie mai una gioia, troppo tranquilli non si puĆ² mai stare.

N come NovitĆ 

Ma neanche troppe in questa Coppa Italia del Napoli dalla A alla Z. Quella piĆ¹ palese ĆØ il ritorno alla vittoria degli azzurri ma, in realtĆ , ci si aspettava una buona dose di adrenalina dalla lettura della formazione partenopea. Quest’immensa aspettativa e propensione verso l’ignoto ĆØ stata perĆ² disattesa ad un’ora dall’inizio della gara di Coppa: Gattuso non se l’ĆØ sentita di rischiare ed ha schierato la migliore formazione a disposizione, con i soli Llorente, Elmas e Lozano volti nuovi nell’undici titolare. Qualche cambio piĆ¹ ardito nella ripresa e bene cosƬ, passaggio del turno e tanti sorrisi in piĆ¹. Tutti promossi!

O come O S P I N A

Il calcio toglie ed il calcio regala, molto spesso a soli pochi giorni di distanza. Tutti ricordiamo l’infortunio occorso ad Ospina nel finale dell big match di sabato scorso tra Napoli e Lazio nella capitale, che in combo con Di Lorenzo ha regalato tre punti pesanti ai biancocelesti. Sono passate poco meno di 72 ore da quel terribile momento per l’estremo difensore che ha inoltre chiesto pubblicamente scusa a tifosi e squadra dal ventre dell’Olimpico. Eppure, nessuno avrebbe mai immaginato cosa sarebbe successo al San Paolo. Avrebbe potuto giocare Karnezis, fermato perĆ² da una distorsione alla caviglia. Confermato in porta il colombiano non solo autore di un’ottima gara ma che ha neutralizzato al 51′ un calcio di rigore a Iemmello, interrompendo il forcing avversario. Standing ovation e tanti abbracci, questa volta di gioia: te li meriti davvero tutti!

P come Politano

Spazio a qualche indiscrezione di mercato anche in questo appuntamento della Coppa Italia del Napoli dalla A alla Z. Si ĆØ parlato nei giorni scorsi di un possibile scambio Politano-Llorente (LEGGI I DETTAGLI), poi persino dell’ipotesi dell’acquisto del calciatore nerazzurro, in seria ipotesi di cambiare aria giĆ  a gennaio. Un’idea che non ci dispiace, anzi, meno se affiancata all’idea dell’addio prematuro dell’attaccante spagnolo che ha ancora tanto da dimostrare all’ombra del Vesuvio e che puĆ² essere molto utile nel prossimo tour de force tra campionato, Coppa e Champions. Nulla cambia perĆ², visto che sembra che Politano ormai sia promesso sposo della Roma orfana di Zaniolo. SarĆ  per la prossima, sigh.

Q come Qui pro Quo

Parlavamo di polemiche e non sono mancate neanche nel post gara di Napoli-Perugia, le stesse che hanno fatto sbottare in maniera piĆ¹ che palese Rino Gattuso in conferenza stampa. La colpa ĆØ di una domanda sulle dichiarazioni in settimana che nelle quali il tecnico azzurro aveva asserito che si fosse toccato il fondo (LEGGI LA POLEMICA). Subito il chiarimento ufficiale: “I giochini non mi piacciono. Ho detto che abbiamo toccato il fondo, non Ancelotti. Non lā€™ho tirato in ballo, per me ĆØ un padre calcistico. Non facciamo gli amici degli amici, Carlo ha i suoi amici, ma ce li ho anche io, pensiamo solo al bene del Napoliā€ (LEGGI L’ESTRATTO INTEGRALE). Una sola cosa da aggiungere: chapeau.Ā 

R come Riferisci

Un po’ telefono senza fili, un po’ spirito collaborativo delle squadre operaie tanto care a De Laurentiis. Il Napoli si fa in quattro per venire incontro alle esigenze gattusiane, anche quelle piĆ¹ recondite… ed immediate. Un simpatico siparietto ha infatti tenuto banco nel match contro il Perugia, quando al 35′ il tecnico azzurro ha spiegato al vicino Ospina le indicazioni da dare al piĆ¹ lontano Elmas. Niente paura: ci ha pensato l’estremo difensore a fare da tramite, con tanto di riproduzione perfetta dei gesti del suo tecnico al compagno alquanto confuso. Bravi tutti.

S come Sostituzioni

Iniziamo subito con gli insegnamenti da memorizzare bene in questa Coppa Italia del Napoli dalla A alla Z: mai fare arrabbiare Gattuso perchĆØ proprio non le manda a dire, anzi. Se siamo stati abituati alle parolacce ed ai metodi poco ortodossi Sarriani, il Rino nazionale non ĆØ certo da meno, con conferenze stampa piuttosto pepate e schiette tra Castel Volturno ed il San Paolo. Anche dalle parti di Roma perĆ², qualcosa di significativo ĆØ avvenuto, con tanto di polemica post partita: “La squadra fa quello che chiedo e quindi non cambio”, ha risposto piccato ad un collega (LEGGI LE SUE PAROLE), idem ai tifosi messicani che hanno chiesto maggior minutaggio per Lozano. Eccoli accontentati, proprio in Coppa, suvvia.

T come Tapiro

Cari amici della Coppa Italia dalla A alla Z, io l’avevo detto: il tapiro porta bene. Forse, era il caso di consegnarlo un po’ prima al Napoli ancelottiano, con la certezza che si sarebbe ripreso subito dopo. Come prevedibile, molto carino il siparietto di Valerio Staffelli con Ringhio Gattuso al momento della consegna (LEGGI I DETTAGLI): ci si appella infatti a San Gennaro, tanto caro per ovvi motivi al tecnico azzurro ed al contempo anche ai napoletani. Attendendo miracoli, ci uniamo anche noi al grido disperato ed un po’ piĆ¹ terreno: forza Gennaro da Corigliano, mettici la tua mano, fai riprendere questo Napoli. Amen.

U come Una i di troppo

Impossibile non parlarne in questo primo appuntamento della Coppa Italia del Napoli dalla A alla Z, impossibile al contempo non averci fatto caso. C’ĆØ infatti un problema di segnale tra Fuorigrotta ed il Mondo, con Google Translate su una lunghezza d’onda completamente diversa dagli standard d’origine. Un dizionario tutto particolare quello utilizzato dai telecronisti, per i quali Mario Rui si ritrova ad essere Marian Rui, Lozano persino Lossano e Callejon si trasforma in AieĆ²n-ipsilon con tanto di trenino. Ok, va bene tutto. O quasi. La ciliegina sulla torta ĆØ sempre lui, Llorente trasformato in Glioriente. Tutti ma lui no, proprio non ci sto. Male a tratti malissimo.

V comeĀ  Var

Altro che Lozano, altro che duello in panchina Cosmi-Gattuso a suon di urla: il vero protagonista di Napoli-Perugia ĆØ stato proprio il Var, che ha fatto il suo ingresso in gara in punta di piedi. In avvio infatti, dopo qualche protesta veemente il direttore di gara ha ricordato che lƬ, assiepato in un angolino lui c’era, ed avrebbe dominato la scena. Mai perĆ² avremmo creduto cosƬ tanto: primo penalty siglato da Insigne al 28′, il secondo ancora del capitano al 38′ e persino un terzo al 51′, magistralmente parato da Ospina (LEGGI L’ANALISI DEI RIGORI). Meno magistralmente invece individuato visto che l’arbitro Massimi ha avuto qualche difficoltĆ  proprio nella consultazione del check e del Var. A ripetizioni, subito.

Z come Zanne

La vittoria in Coppa Italia come ottimo punto di partenza: l’ha dichiarato nel post partita anche Lorenzo Insigne (LEGGI LE SUE PAROLE) ben guardingo in vista dell’imminente sfida di campionato sabato sera ancora a Fuorigrotta contro la Fiorentina. Serve un filotto per risalire la china, in vista di un gennaio intenso e di un febbraio che dirĆ  molto sul futuro. La strada da perseguire resta quella giusta ma ora, bando alla sfortuna: c’ĆØ da raddrizzare una stagione! Che i denti siano zanne, che le motivazioni siano fuoco che arde in campo. Che il Napoli torni ad essere il Napoli che ognuno di noi conosce e che ha sempre amato.

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