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Gds:”Napoli, fallimento di un progetto”

Sassuolo-Napoli abbraccio gds

Come sottolinea oggi La Gazzetta dello Sport, sia la squadra che la società devono ritrovare l’unità di intenti, dato che con questo ritmo è a rischio anche la permanenza in Serie A.

Il precedente della Fiorentina nel 93
La stagione del Napoli può ormai definirsi fallimentare: tralasciando la Coppa Italia e la Champions gli azzurri sono lontani dagli obiettivi.
Se infatti il tecnico ha sbagliato ancora nell’impostazione tattica, sul piano dirigenziale De Laurentiis e i suoi collaboratori non sono esenti da critiche.
In particolare si rischia di rivedere quanto successo nel ’93: allora la Fiorentina, passò dall’essere seconda a retrocedere, collezionando una serie incredibile di sconfitte.

Ecco quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport sul Napoli

Questa non è solo una sconfitta, la quarta consecutiva in campionato al San Paolo, ma anche il fallimento del progetto Napoli.

Perché Rino Gattuso sbaglierà pure qualcosa – vedi l’assetto difensivo iniziale – ma i problemi sono più profondi e non solo tecnici.

Il presidente Aurelio De Laurentiis, contestato alla fine, faccia serenamente un’autocritica e riparta correggendo gli sbagli.

Cosa che in parte sta facendo con le scelte sul mercato, che non possono avere esiti miracolistici.

Nulla di drammatico, ma a questo punto bisogna esser capaci di ammettere gli errori e serrare le fila, perché bisogna cominciare a guardarsi indietro: da mesi il cammino del Napoli è da retrocessione.

Prenderne atto e rimboccarsi le maniche, ricordandosi che proprio la Fiorentina nel ‘93 retrocesse con Batistuta & Co.

Invece oggi quella Viola comincia a diventare una realtà interessante. Giovani di belle prospettive, squadra ben messa in campo e fiducia ritrovata nell’ultima settimana.

Beppe Iachini sul piano tattico ha sistemato l’equilibrio nelle due fasi e non è un caso arrivi la terza vittoria in sette giorni, assai meritata.
Equilibri tattici
Rivitalizzata e in fiducia per il successo in Coppa Italia con l’Atalanta, Iachini ripropone lo stesso sistema cambiando solo
il portiere, Caceres e Chiesa che avevano riposato mercoledì.

Poche le scelte possibili per Gattuso con i difensori contati e ancora con la preoccupazione di non “bruciare” i nuovi acquisti in un modo di giocare che ancora non funziona.

Invece la Viola piazza Lirola e Dalbert sulle due punte esterne del Napoli.

Con lo spagnolo che appena può spinge, ma so- no soprattutto le mezzali di Iachini a fare la differenza con i loro inserimenti ,Castrovilli e Benassi.

I padroni di casa soffrono soprattutto sul lato sinistro, dove Luperto appare in difficoltà come esterno.

Zielinski copre poco e Insigne, che si sacrifica, non è fisicamente una grande opposizione. Infatti quando Lirola parte in ve- locità il capitano se lo perde e l’iberico – in fiducia dopo il gran gol all’Atalanta – crossa bene per l’inserimento di Castrovilli che anticipa tutti, ma sfiora il palo a Ospina battuto.

È il primo allarme, perché a parte una verticalizzazione per Milik, che Dragowski sventa, il Napoli fatica in avanti in quanto cerca di non lasciare profondità agli avversari, che però girano palla veloce con buon movimento anche delle punte.

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