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Auriemma:“Mi piacerebbe se il pubblico di Napoli accogliesse Sarri con un lungo applauso”

Sarri

Sarri ed il suo ritorno al San Paolo: Mancano poche ore ormai all’atteso match di Campionato di domani sera Napoli- Juve.

Napoli- Juve, si sa non è una partita come le altre,  è LA PARTITA, l’annosa disputa tra Nord e Sud, Davide contro Golia.
Ma l’attesa per domani è ancora più più sentita,  perché domani sera al San Paolo è atteso lui : Mister Maurizio Sarri.
È già proprio lui.
Da Rivoluzionario a “ capitalista”, dalle conferenze napoletane da capopopolo o quello juventino, pacato allenatore.

Insomma fra la versione napoletana di Sarri e quella juventina, c’è un abisso.
Alla Juventus sta dimostrando di essere più elastico e per nulla rigido.

Il contesto è completamente diverso da quello napoletano e completamente diversi sono i concetti che esprime.

A Napoli nacque una narrazione intorno a lui che non era partita direttamente da lui.

“Fino al Palazzo” divenne il motto del Napoli sarrista.
Lui cavalcò quel tipo di narrazione perché aveva fatto scattare un’unione all’interno della squadra e fra la squadra e la città che poteva essere un elemento importante per l’obiettivo finale, ovvero vincere lo scudetto.

Raffaele Auriemma su Facebook pubblica un lungo post dedicato al tecnico di Figline

“Sarri me lo voglio ricordare così e mi piacerebbe se il pubblico di Napoli domani sera lo accogliesse allo stesso modo: con un applauso. Trovo stucchevole ed anche un po’ provinciale questa storia dei “traditori”, da Altafini, passando per Higuain e arrivando al maestro di Figline. Le cose bisogna leggerle nella maniera corretta, soprattutto nel caso dell’attuale allenatore della Juventus. Quando parlava di andare “a prendere il Palazzo”, si riferiva alla vittoria dello scudetto che al Napoli manca dal 1990, quello firmato da Maradona e che lui aveva salutato con la gioia del tifoso in esilio. Calciatori ed allenatori sono professionisti e bisogna rispettarli anche dopo, sempre che loro abbiano rispettato la tua maglia nel periodo in cui l’hanno indossata o allenata. Poi, se saranno stati poco coerenti con le cose che hanno detto, ma chi se ne frega? Non mi sembra che qualche critica lanciata alla Juventus nel mentre era tesserato del Napoli, possa pregiudicare tutto quanto di buono fatto da Sarri in precedenza. Mi sembra soprattutto un pretesto per attaccarlo, per punire nell’onore chi ha deciso di continuare la propria professione con la casacca del nemico. Tutto questo moralismo spicciolo mi porta a rivolgere una domanda ai feroci accusatori dei vari Altafini, Higuain e Sarri: ma voi, al posto loro, cosa avreste fatto.

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