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Maurizio Sarri in conferenza stampa: “I fischi dei napoletani sono una dimostrazione d’affetto. Dopo la Juve potrei anche smettere”

Maurizio Sarri in conferenza stampa presenta la sfida contro il Napoli, sua ex squadra. Sicuramente sarà una gara dal sapore speciale per il tecnico di Figline Valdarno

Maurizio Sarri in conferenza stampa presenta la sfida contro il Napoli, sua ex squadra. Sicuramente sarà una gara dal sapore speciale per il tecnico di Figline Valdarno.

Il tecnico della Juventus, nella consueta conferenza stampa pre gara, presenterà la sfida contro gli azzurri. Chiaramente non sarà (e non potrà mai essere) una gara come tutte le altre. Infatti Maurizio Sarri ha lasciato dei ricordi indelebili a Napoli.

Di seguito la conferenza stampa:

   
Per Sarri contro il Napoli sarà sempre una gara speciale:

“Per me è chiaramente una partita particolare, ma non bisogna spendere energie dal punto di vista personale quando invece conta l’obiettivo collettivo. Che è invece quello di portare a casa una sfida difficile.”

 Pensa davvero di non arrivare ad allenare fino a 70 anni o era una battuta? “La pressione è un falso mito: quella esterna non deve influire, ma se si perdono le motivazioni allora invece conviene smettere. Non so se alla scadenza del mio contratto con la Juventus sarò lo stesso Sarri: se sì, proseguirò. Altrimenti no.

Lunedì potrebbe essere il giorno di Eriksen all’Inter: un fuoriclasse in grado di cambiare gli equilibri? “Sicuramente è un giocatore di grande levatura. Ma da qui a pensare che possa cambiare gli equilibri di un campionato, questo è un passo successivo. E a noi non interessa: dobbiamo concentrarci solo su di noi, sapendo di essere competitivi.”

Come cambia la Juve con la partenza di De Sciglio e l’acquisto di Kurzawa? “Il nostro ds mi ha detto che questa è solamente un’ipotesi. Quindi al momento non ne ho assolutamente idea, Kurzawa lo conosco relativamente poco.”

Che differenza c’è tra il Napoli di Ancelotti e quello di Gattuso? Questa squadra sta cambiando, gli azzurri stanno lavorando per migliorare la solidità, perché poi rimangono sempre una squadra pericolosa in fase offensiva.

Se arriveranno i fischi del San Paolo? “Siccome io ero lì quando la Juventus ha pagato la clausola di Higuain, posso dire che i fischi erano in giusti. Se capitassero a me, penserei in qualche modo a una dimostrazione di affetto da parte del pubblico.”

Come cambia il Napoli con l’inserimento di Demme davanti alla difesa? “Così torna ad avere un punto di riferimento in mezzo al campo per vie centrali. E’ vero che la classifica del Napoli è strana, perché è primo in possesso palla e ha altre ottime statistiche, ma non ha ottenuto i punti che rispecchiano quello che hanno fatto finora. Il Napoli resta sempre una squadra sempre difficile da affrontare, piena di motivazioni, soprattutto in gara secca.”

A Napoli sarà anche il ritorno di Higuain: “Io solitamente non guardo mai questi aspetti, dalle mille sfaccettature. Se Higuain domani gioca è perché viene da una partita straordinaria, se sta fuori sarà per altre decisioni essenzialmente tattiche”.

Sull’utilizzo di Bentancur, in gol anche nell’ultima gara di Coppa Italia:Il nostro giocatore più forte negli inserimenti è senz’altro Khedira. Bentancur sta iniziando a farlo, ha margini di miglioramento e sicuramente ci dà equilibrio perché ha un dinamismo straordinario e vi unisce anche una buona qualità tecnica.”

Possibile rivedere un giorno Sarri sulla panchina del Napoli? Dopo questa esperienza potrei anche smettere: dipende quante energie mi saranno rimaste e se penserò di poter fare ancora bene. Sono tipi di pensiero che in questi momenti non ho.”

 

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