Bergonzi: “Chiaro errore di Giua, doveva andare al VAR”
L’ex arbitro Mauro Bergonzi è tornato sull’arbitraggio di Giua in Napoli-Lecce
L’ex arbitro Mauro Bergonzi è tornato sull’arbitraggio di Giua in Napoli-Lecce
Ecco le sue dichiarazioni:
“Giua è un arbitro molto inesperto, ha commesso un errore. Come fai ad avere certezza che sia simulazione con tre giocatori che ti coprono la visuale? – si chiede ai microfoni di Tmw Radio – Milik accentua, ma rivedendolo al monitor vedi che c’è un contrasto. Io credo che il Var lo ha richiamato, ma lui non è andato. Ha detto che ha visto lui, ma quello è chiaro ed evidente errore, quindi non esiste protocollo. Il Var ti deve obbligare ad andare al monitor. Non poteva avere certezza di quello che ha visto, quindi non poteva essere così sicuro di cosa è successo”.
“In futuro si arriverà al challenge, con la possibilità degli allenatori di chiedere di rivedere un episodio al Var. Un po’ come capita in altri sport”.
Come valuti le polemiche sul gol di Vecino?
“Il gol dell’interista e stato visto bene dal Var, come quello annullato al Verona contro la Juventus. In Italia la valutazione del fuorigioco è l’ultimo problema”.
Mentre Di Bello in Parma-Lazio?
“E’ un caso diverso. Il Var non poteva far cambiare idea. Lui aveva fischiato l’intervento. L’arbitro vede prima l’attaccante che spinge il difensore. Per me era rigore, perché è nettamente inferiore quell’intervento rispetto a quello del difensore. Ma non è chiaro ed evidente errore”.
Infine l’ex arbitro aggiunge:
“richiamato dal Var aveva l’obbligo di andare a rivedere l’azione, anche perché dalla sua visuale non poteva avere certezza di quello che aveva visto. L’errore è chiaro ed evidente”.