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Tuttosport – un calcio ai razzisti. Segnale da Cagliari

Calcio ai razzisti

Un calcio ai razzisti.

Il mondo del calcio è l’essenza della vita degli sportivi e di noi tifosi pronti a sorridere o ad arrabbiarci per una giocata dei nostri beniamini.

Il calcio è anche quello sport che aggrega milioni di persone dinnanzi alla tv e migliaia sugli spalti degli stadi nel mondo.

Le più recenti o più lontane analisi sociologiche fatte sul calcio hanno sempre evidenziato

la presenza non massiccia, ma minimale di gruppi che con il calcio hanno poco da spartire, si tratta di gruppi dediti dal lunedi al sabato a vivere,

probabilmente, in maniera spartana la loro vita e poi trovare, la domenica nello stadio, tutta la forza interiore per mettere fuori la parte più negativa delle loro personalità.

Questo è un fenomeno noto per il quale, tutti gli interessati mostrano attenzione, ma i mezzi di contrasto sono attualmente scarsi.

Segnale da Cagliari

In questi giorni un segnale arriva chiaro da Cagliari. La società ha preso posizione emettendo 3 misure restrittive

nei confronti di “altrettante persone riconosciute e denunciate per aver rivolto a giocatori avversari parole discriminatorie e offensive di carattere razzista”.

In base a quanto detto prima, è da sottolineare come questi individui non provengano dalle curve

(dove il livello culturale medio potrebbe essere considerato basso), ma dalla tribuna centrale e dai distinti.

Il Cagliari ha emesso in tal senso un comunicato che recita:“L’individuazione dei soggetti coinvolti, titolari di biglietto occasionale nei settori Distinti e Tribuna, è stata possibile grazie all’azione coordinata di steward e del personale preposto

alla sicurezza interna del club. In ottemperanza al codice regolamentare in vigore, ma soprattutto a tutela dei tifosi del Cagliari,

della città di Cagliari e di tutta la Sardegna, che in termini di accoglienza e rispetto non hanno certo bisogno di prendere lezioni,

sono state irrogate sospensioni del gradimento perpetuo, che impediranno a chi si è macchiato di queste azioni deprecabili di entrare alla Sardegna Arena, per qualsiasi manifestazione, per sempre”.

Il Presidente Gravina

Il Presidente della Federcalcio Gravina, dinnanzi a questo provvedimento da parte della società Sarda

(il cui Presidente Giulini e Gigi Riva, indimenticata ala sinistra del Cagliari dello scudetto 1969/70, attualmente Presidente onorario), ha dichiarato:

“Il calcio italiano sta combattendo una lotta senza quartiere contro il razzismo, per questo desidero congratularmi con il Cagliari per l’intransigenza che ha mostrato con questa decisione”.

La serietà e la determinazione del presidente Giulini sono sotto gli occhi di tutti, la Federazione sostiene con atti concreti lui e tutti i suoi colleghi in prima fila contro ogni forma di discriminazione,

perché la piaga dell’inciviltà si può vincere solo scendendo in campo insieme”.

Sulla stessa linea d’onda il presidente della Lega, Dal Pino:“Questa è la strada da seguire per

allontanare certe persone definitivamente dagli stadi. Sarebbe bello che queste iniziative fossero intraprese in tutti gli stadi d’Italia.

Già all’estero accade che, quando certe persone vengono colte in flagranza di reato per simili motivi allora sono emarginate e non possono più assistere ad alcuna partita di calcio”.

Per il Campionato

Per il campionato domani alla Sardegna Arena ci sarà il Napoli ed il Prefetto, in considerazione dei rapporti tra le due tifoserie, ha disposto il divieto di vendita dei biglietti per la gara ai residenti in Campania proprio per evitare pericolosi confronti.

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