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GDS- Gattuso: si fa come dico io!

Si fa come dico io”, questo è il significato delle parole espresse dal Ringhio nazionale. Il che vuol dire che o si lavora con il metodo Gattuso o si resta a casa!

E il “si fa come dico io” deve essere arrivato alle orecchie di Allan, tant’è che il  brasiliano non è partito per Cagliari.

Una vera e propria punizione per il centrocampista in quanto il suo impegno negli allenamenti non ha soddisfatto Mr. Gattuso.

Infatti, come si legge sulla gazzetta dello sport di oggi, pare siano scaduti i termini di tolleranza da parte del tecnico calabrese. Riferendosi ad Allan, Gattuso sembra abbia tuonato dicendo: «Deve allenarsi come dico io, niente sconti. A Cagliari serve umiltà»

Ma non bisogna meravigliarsi per questa decisione che può apparire eccessiva, visto anche il momento delicato della stagione.

A metà gennaio l’aveva promesso Ringhio Star: «Appena finisce il mercato e recupereremo gli infortunati, tutti devono rigare dritto». Detto fatto, ora il tecnico del Napoli sta semplicemente dando seguito a quanto anticipato nei suoi proclami di inizio incarico.

Gattuso non ha mai ufficialmente attaccato Ancelotti ma ha sostenuto sin da subito che i problemi importanti della squadra erano due: fisici e mentali. Il Mr. sa benissimo che, per risolvere il problema mentale, occorrono vittorie scaccia crisi che generino autostima. Per vincere ci sta bisogno innanzitutto di una grande preparazione atletica assai carente, a quanto pare, sotto l’egida di Carlo e Davide Ancelotti.  Oggi a farne le spese è il brasiliano Allan ma domani potrebbero essere altri giocatori. Il segnale di Gattuso è forte e chiaro e vuole esserlo all’inter- no come all’esterno. Da troppi mesi il Napoli è sulle montagne russe di un rendimento spesso altalenante, serve una sferzata per evitare l’ennesima “sterzata” che potrebbe essere inesorabilmente l’ultima .

Il motto del tecnico del Napoli sarà quindi: “chi lavorerà come voglio io, sarà del gruppo, altrimenti aspetterà ancora

Questo tipo di intervento è di quelli che piacciono molto al presidente Aurelio De Laurentiis che, alla fine, ha deciso di scegliere Gattuso propio per compensare i vuoti di autorevolezza riscontrati nella gestione di Ancelotti. È ormai evidente a tutti che Mr. Carlo si è “lasciato scappare lo spogliatoio di mano”.

Quello che Gattuso sta cercando di trasferire a tutti i costi ai suoi uomini è il concetto di umiltà con il quale lui gradirebbe venissero approcciate tutte le partite.

Per il Mr. non bisogna rispettare solo le cosiddette grandi ma anche le squadre che sulla carta sembrano una passeggiata :«Vedo gli allenamenti e poi anch’io resto sorpreso, perché la squadra in campo non risponde alle mie sollecitazioni. La notte mi sveglio e ho gli incubi. Dobbiamo essere bravi nelle cose che non ci piacciono fare. A volte devi avere l’umiltà di stare lì e anche di subire. Perché in ogni gara capita di soffrire. E devi saperlo fare senza snobbare niente».

Dicevano i saggi: a buon intenditor…

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