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Diego Lopez in conferenza stampa: “Ho recuperato tre giocatori. Col Napoli spero di dare una svolta al nostro futuro. Spero che gli azzurri siano distratti dal Barça”

Diego Lopez conferenza stampa Napoli

Diego Lopez, allenatore del Brescia, ha presentato in conferenza stampa la sfida contro il Napoli di domani sera allo stadio “Mario Rigamonti”

Diego Lopez, allenatore del Brescia, ha presentato in conferenza stampa la sfida contro il Napoli di domani sera allo stadio “Mario Rigamonti.”

Di seguito la conferenza stampa del tecnico delle rondinelle:

“Joronen, Tonali e Gastaldello sono a disposizione. Con la Juve è stata una partita particolare. La prestazione era positiva. Con l’espulsione è diventato tutto più difficile.

Fino al gol la squadra stava bene. E’ rimasta in partita sempre. Bjarnason ha avuto un’occasione importante, ma la squadra è migliorata anche difensivamente”.

Non è finita? “Alcune squadre non riescono a far punti, noi dobbiamo essere realisti. Dobbiamo fare meglio, nel momento in cui fai punti porti entusiasmo. Noi dobbiamo essere bravi a gestire questa situazione. Dobbiamo fare quello che si dice sul campo”.

C’è la tensione del risultato? “Non è l’ultima spiaggia, ma è una partita fondamentale. Noi dobbiamo essere bravi. Dobbiamo abituarci a giocare con questa pressione.

Ci siamo messi da soli nelle difficoltà, dobbiamo avere la personalità per venirne fuori. Dobbiamo vedere ciò che facciamo in casa noi. Domani sarà una partita in cui bisogna giocare e avere personalità per farlo”.

Cosa manca in casa? “Bisogna volere la vittoria, serve cattiveria e concentrazione nei minuti finali. Vedendo le partite precedenti è in quei momenti che manca qualcosa.

Contro l’Udinese volevo mettere cinque centrocampisti, non è andata bene. Non siamo riusciti a fare il secondo gol”.

Il Napoli può essere distratto dalla Champions? “Speriamo (ride). Per noi sarà una partita importante. Può cambiare il nostro futuro”.

Balotelli è rimasto tranquillo dopo le ultime vicende? “È sempre rimasto con la testa sul campo. Se gioca vuol dire che sta bene. Io non posso andare contro la squadra e mettere un giocatore non concentrato.

Quello che succede fuori dal campo, io devo controllare i miei figli. Fuori dal campo non seguo nessuno, il ragazzo è concentrato sul campo”.

Cosa si può fare per aiutarlo di più? “I centrocampisti devono aiutare, molte volte non abbiamo avuto la forza di andare. Siamo arrivati al tiro, anche lui ha avuto una punizione importante. Dobbiamo cercarlo di più”.

Domani può essere la volta di Skrabb? “Sta crescendo, non è semplice inserire un giocatore che viene da fuori. Non vale solo per lui, ma per tutti gli stranieri del nostro campionato”.

Si proseguirà sul 4-3-3? “Si può anche variare. Soprattutto per capire chi c’è a disposizione”.

Esiste davvero la garra charrua? “Si in nazionale esce di più perché siamo così. Anche Cavani e Suarez. E’ un po’ quello che si fa anche per senso di appartenenza. Qui ci sono giocatori che possono trasmetterlo. Non solo al compagno”.

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