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Onefootball – Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora evidenzia le direttive anti Coronavirus per il mondo del calcio: porte chiuse per la serie A nelle zone già attenzionate

Spadafora

Onefootball – Il Ministro dello Sport Spadafora: porte chiuse per la serie A nelle zone contagiate.

Lo sport italiano ed in particolare il calcio è in subbuglio per quanto sta accadendo riferito all’epidemia di Coronavirus, scientificamente ridefinito COVID-19.

L’Italia è una delle nazioni più colpite dal contagio, ma è anche una delle poche nazioni che ha

attivato immediatamente i mezzi di protezione ottenendo subito dei risultati: su 3500 tamponi effettuati un centinaio e più risultano essere positivi a COVID-19.

Il Nord Italia, in particolare la Lombardia, è la regione con il maggior numero di contagi ed è qui che la popolazione, all’interno della cosiddetta fascia rossa, è stata posta in quarantena.

La speranza nel futuro è tanta, ma nel frattempo è la paura che attanaglia la gente.

Si prega per tornare al più presto a vivere dignitosamente il nostro tempo ristabilendo da subito la normalità.

Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora

Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, a margine del Consiglio dei Ministri ha evidenziato la posizione delle Istituzioni circa gli eventi sportivi in programma nei prossimi giorni:“Nelle aree interessate dall’emergenza Coronavirus le partite si disputeranno a porte chiuse. Sono già in vigore regolamenti che vietano gli eventi fino a domenica prossima, inizialmente per la Lombardia, il Veneto e il Piemonte”.

“Con questo dpcm (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri, ndr.) abbiamo allargato anche in Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Liguria. In queste regioni, resta il divieto di manifestazioni sportive, per alcuni eventi abbiamo dato la disponibilità a svolgerli a porte chiuse”.

Partite a porte chiuse

Il Derby d’Italia sarà quindi disputato a porte chiuse, così come tutte le altre partite di Serie A che si sarebbero dovute disputare nelle regioni interessate. Le gare in questione dovrebbero essere le seguenti:

Juventus-Inter, Milan-Genoa, Parma-SPAL, Udinese-Fiorentina, Sassuolo-Brescia e Sampdoria-Verona (per quest’ultimo caso, in teoria, il decreto è in vigore fino a domenica, ma dovrebbe essere prolungato).

Come sottolineato dallo stesso ministro, il provvedimento “non è stato esteso al resto d’Italia perché non include le condizioni per prendere misure gravi”.

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