fbpx

Christian Maggio: “All’inizio ero titubante, ma Napoli mi ha cambiato la vita. Ci ho lasciato il cuore. Benitez un signore, Sarri un maniaco del lavoro”

Christian Maggio, storico ex capitano del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista al portale “gianlucadimarzio.com”, parlando della sua avventura in azzurro

Christian Maggio, storico ex capitano del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista al portale gianlucadimarzio.com”, parlando della sua avventura in azzurro.

L’ex storico capitano azzurro si racconta al giornalista Gianluca Di Marzio, raccontando i suoi inizi a Napoli, durante i quali era titubante.

Della telefonata con Marotta per chiedere conferma della trattativa, fino all’arrivo a Napoli che definisce una cittĆ  unica, dove ha lasciato il cuore.

Inoltre ha raccontato le differenze tra Benitez e Sarri, definendo il primo un signore, il secondo un maniaco del lavoro. Racconta il suo ricordo piĆ¹ bello, e rievoca il famoso scudetto perso a Firenze.

Queste le sue parole: “Non volevo andare via da Genova e non mi aspettavo di andare al Sud. Ero in vacanza e lessi della trattativa su un giornale. Chiamai il direttore Marotta che mi confermĆ² tutto. Inizialmente ero titubante. Io e la mia compagna eravamo intimoriti.

Napoli ĆØ una cittĆ  unica al mondo. Devi imparare a sentirla, conoscerla. Eā€™ diventata la mia seconda casa. Le prime due persone fondamentali sono state Pierpaolo Marino e Paolo Cannavaro. Poi Marek Hamsik. Era molto simile a me. Per tanti anni abbiamo condiviso la stessa camera. Eā€™ un amico vero. Insigne? Come un fratello minore. Ama Napoli in modo viscerale. Siamo cresciuti mano nella mano. PiĆ¹ passava il tempo, piĆ¹ cambiava la nostra mentalitĆ ā€.

Le esperienze con Benitez e Sarri: Rafael ĆØ un vero manager. A me piaceva tantissimo. Crede molto nella famiglia e spesso ci lasciava giorni liberi per stare con i nostri cari. Eā€™ lontano dallā€™idea di calcio che si ha in Italia. Sarri era lā€™opposto. Un vero maniaco del lavoro.

Tutto deve avere un senso e una logica. Era complicato stragli dietro. Ha stravolto il nostro metodo di allenamento e il modo di giocare”.

I ricordi piĆ¹ belli nella sua esperienza napoletana:

Il ricordo piĆ¹ bello in maglia azzurra? La vittoria in Coppa Italia contro la Juventus. Quella sera avremmo vinto contro chiunque.

Poi il Chelsea nel 2012. Furono due partite incredibili. Allā€™andata Terry negĆ² la quarta rete. Al ritorno se non mi fossi infortunato sarebbe andata in modo diverso.

Dnipro in Europa League? Nella competizione avremmo potuto vincerla. Ricordo che nello spogliatoio cā€™era tantissima delusione.

Scudetto con Sarri? “Per un momento ci siamo sentiti lo scudetto cucito addosso. Eā€™ stato detto che a Firenze successe qualcosa di strano. Non ĆØ cosƬ. Fu una giornata storta. Ne accadono tante nel calcio. Quel giorno eravamo spenti. Cā€™era qualcosa che non andava. La squadra non riusciva a rispondere positivamente agli eventi. A Napoli ho lasciato il cuoreā€.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarĆ  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *