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UEFA – Nessun Piano B per il momento, ma situazione monitorata per Champions ed Europei

I giornali inglesi hanno fatto rimbalzare la notizia di una riunione straordinaria del UEFA. In realtà era già previsto che si riunisse il Congresso preceduto dall’Esecutivo.

L’emergenza Coronavirus non è esattamente in agenda UEFA, inevitabile però che se ne parli durante la due giorni olandese. Già prevista per pratiche di routine come l’approvazione del bilancio, le elezioni ed il sorteggio della Nations League; sicuramente all’ordine del giorno ci sarebbero stati la riforma della Champions e la squalifica del City.  Quanto sta accadendo in Italia in questi giorni viene magari giudicato un po’ esagerato ma è comunque una situazione da monitorare.

Se il numero di contagi aumentasse, potrebbero essere messi in discussione molti eventi

Lo svolgimento regolare della Champions potrebbe essere sconvolto da quanto accade in Italia riguardo Campionato e Coppe. Anche verrebbero messi a rischio eventi con migliaia di spettatori. Per niente semplice anche il discorso Europei. La formula prevede partite in 12 paesi giocate tutte nelle stesse condizioni. Margini di manovra non ce ne sono: gara inaugurale a Roma il 12 giugno e finale a Wembley il 12 luglio.

Al momento la UEFA non prevede Piano-B, ma gli scenari potrebbero cambiare.

Queste le ipotesi della Gazzetta dello Sport:  “1) Tutte partite a porte chiuse: in teoria possibile, i diritti tv sarebbero salvi, ma il resto, la biglietteria e l’indotto (hotel, bar, turisti), sarebbe un disastro serio. 2) Spostamento del torneo: e quando? In estate,
quando le squadre sono in ferie e il clima non consentirebbe di giocare in alcune sedi? Per non dire di un calendario senza soste nè buchi, con i preliminari delle coppe e poi ad agosto i campionati e a settembre la Champions. Andrebbe posticipato tutto, anticipando lo spostamento indispensabile nel 2021-22 per il Mondiale invernale
in Qatar. 3) Annullamento del torneo: non scherziamo neanche, non per un’epidemia
che nell’opinione pubblica è diventata una pandemia”.

Occorre aspettare allora, oggi niente allarmismi. Se riparlerà tra un mese.

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