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Gds- Insigne è rinato grazie a Gattuso: il capitano ritrova la voglia di incantare. Adesso ha un sogno: alzare la coppa Italia da capitano

Patto Gattuso Insigne

Lorenzo Insigne grazie a Rino Gattuso ha avuto una rinascita: è tornato a giocare, ad inventare e a provare giocate che prima neanche avrebbe pensato

Lorenzo Insigne grazie a Rino Gattuso ha avuto una rinascita: è tornato a giocare, ad inventare e a provare giocate che prima neanche avrebbe pensato.

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” sottolinea quanto il cambio in panchina abbia giovato al numero 24 azzurro. Grazie a Gattuso, infatti, il capitano azzurro è tornato ad incantare il pubblico del San Paolo che non sempre è stato clemente con lui.

Questo è quanto scrive la rosea:

“Quello che colpisce, nei dettagli, è l’atteggiamento in campo del capitano. Col Barcellona, per esempio, ci ha colpito una battaglia fisica per andare a pressare altissimo su Busquets, riuscendo alla fine a conquistare con coraggio e agonismo una punizione. Azioni che prima non erano proprio nella mente di questo giocatore cui non mancano sicuramente le qualità tecniche. Poi ci sono i numeri veri e propri. Gol decisivi con la Juventus e a Brescia. Assist sblocca-risultato contro il Torino”.

Il Sogno

Ora, però, c’è un sogno chiamato Coppa Italia. Nella competizione Lorenzo ha segnato 3 gol in 167 minuti: in pratica uno ogni 56 minuti. Una media realizzativa importante, eclatante, se si considera che “Il Magnifico” non è un bomber di razza. Farà di tutto per esserci, visto che al San Paolo ha segnato le tre reti della manifestazione (2 contro il Perugia e quello, vincente, contro la Lazio).

Già ha alzato la coppa nel 2014, nella tragica serata dell’Olimpico, quando contro la Fiorentina siglò una doppietta. Adesso, però, sogna di alzarla con la fascia al braccio. Da capitano e da Napoletano, come ha già fatto 6 anni fa, Paolo Cannavaro, suo grande amico. Il traguardo è vicino, ma il Napoli deve continuare a giocare “da squadra” come chiede Gattuso, cioè con grande sacrificio. Ripetendo le prestazioni offerte contro Juve, Lazio e Barcellona. Ma contro i blaugrana, ad accompagnarlo, stavolta, vuole un bambino più alto.

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