Figueras: “Anche se Napoli non è zona rossa valutiamo la possibilità di giocare a porte chiuse. Domani l’incontro con il Barcellona”
Il punto della situazione sul Coronavirus da parte di Gerard Figueras
Il capo dello sport per il governo catalano, Gerard Figueras, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alle misure che stanno attuando in Spagna per contrastare l’emergenza Coronavirus. Il contagio si sta estendendo anche nella penisola iberica ed i provvedimenti attuativi tengono conto anche delle grandi manifestazioni sportive.
Dopo aver infatti rinviato la maratona di Barcellona gli organi preposti stanno valutando come gestire Barcellona-Napoli. Il ritorno degli ottavi di Champions League in programma per il prossimo 18 marzo.
Le parole del Direttore Generale dello Sport (fonte calciomercato.it)
“La settimana scorsa la Generalitat de Catalunya ha creato un piano per il contenimento delle epidemie, con una commissione della cui facciamo parte anche noi, come segreteria dello sport. Le riunioni sono settimanali. Abbiamo fornito il calendario delle prossime manifestazioni e una delle prime decisioni è stata quella di rimandare la maratona di Barcellona ad ottobre”.
“Domani, alle 9, ci sarà una riunione di questa commissione con alcuni rappresentanti del Barcellona. Analizzeremo i protocolli, secondo i quali le manifestazioni che prevedono la presenza di pubblico proveniente dalle zone a rischio vanno sospese, rinviate, oppure giocate senza pubblico”.
“Napoli non fa parte della zona rossa, ma si tratta comunque di territorio italiano. La misura più drastica sarebbe giocare a porte chiuse, ma visto che Napoli, come dicevo, è fuori dai territori più a rischio, potremmo valutarne anche una intermedia. Per esempio, si potrebbero restituire e rimborsare i 5000 biglietti acquistati dai tifosi italiani, evitando la loro presenza. Prima della riunione di domani, non posso fare previsioni, ma se vorremo essere prudenti la gara si giocherà a porte chiuse”.
Nato e cresciuto nella periferia est di Napoli, da sempre tifoso ed appassionato
Vive in Trentino, dove si è formato e lavora come Infermiere
