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Napoli, Repubblica:”La Società dura con i calciatori: niente uscite e niente selfie con i tifosi”

Napoli perentorio con i calciatori: niente uscite e niente selfie con i tifosi! Bisogna usare le mascherine

Grande attenzione tra i giocatori del Napoli alle misure di prevenzione e sicurezza per quanto riguarda l’emergenza Coronavirus.

L’emergenza Coronavirus ha fermato anche il Napoli.

Come riferisce Repubblica l’argomento è diventato prevalente all’interno dello spogliatoio e c’è chi come Lorenzo Insigne è uscito allo scoperto sui social invitando a fare una donazione all’ospedale Cotugno.

Lui l’ha fatta: 100 mila euro donati con un assegno e una telefonata al presidente della Regione Vincenzo De Luca.

Ieri il governatore, impressionato dal bel gesto del capitano del Napoli, lo ha pubblicamente ringraziato.

Un gesto che denota grande senso di responsabilità da parte di Insigne, presente anche sui social, dove ha invitato tutti i ragazzi a rimanere in casa in questo periodo. Lo fanno anche i calciatori.

Come riporta il Corriere dello Sport, “Il capitano azzurro continua la sua campagna sociale e civile. Non si ferma, non ne vuole sapere. Al tempo dei social si può essere influencer anche in modo utile e responsabile. Basta capirlo. Come ha fato Lorenzo: ‘Ragazzi, mi raccomando state a casa. Guagliu’ stateve ‘a casa!’. Doppia versione, italiano e napoletano. Hanno rilanciato l’invito prima Jessica Ziolek, compagna di Milik, e poi Marta Ponsati Romero in Callejon e altre signore. La campagna delle lady azzurre”.

L’invito della società è stato davvero perentorio:

allenamento a Castel Volturno (con tanto di autocertificazione in auto per raggiungere il comune in provincia di Caserta), poi a casa come il resto degli italiani.

Le uscite sono ridotte all’osso:

farmacia oppure al massimo la spesa ma senza farsi prendere dalla frenesia, come accaduto ad Ospina, Callejòn e Llorente lunedì sera dopo il nuovo decreto del premier Conte.

Niente reazioni emotive e prescrizioni seguite alla lettera

si esce uno alla volta e possibilmente con guanti e mascherina, in modo da ridurre al minimo qualsiasi contatto. Il discorso riguarda pure i tifosi.

è l’effetto della popolarità ai tempi del coronavirus: niente strette di mano, saluti e selfie perché va sempre rispettata la distanza di sicurezza di un metro, la stessa da osservare nello spogliatoio e naturalmente pure in palestra.

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