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ATTENZIONE AI FAKE – E’ una colossale bufala l’efficacia miracolosa dell’Arbidol

arbidol

Si chiama Paolo Gellano ed è la persona che ha girato un video in poco tempo diventato virale, ma in realtà il farmaco di cui parla, l’Arbidol, non serve contro il Covid-19

A smascherare la bufala ci hanno pensato le Iene, sollecitate dalla gente comune per capire l’effettiva efficacia del miracoloso Arbidol.
L’Arbidol  o Umifenovir, è un comune antinfluenzale sviluppato in Russia, che dovrebbe curare tra l’altro le infezioni virali respiratorie acute. Un farmaco di cui però, nel 2007, lo stesso “Comitato Formulario dell’Accademia Russa di Scienze Mediche”, consigliava il ritiro dai prontuari, in quanto “obsoleto e con efficacia non dimostrata”.
Queste le conclusioni dell’indagine delle Iene, mentre cercava risposte su di un farmaco sul quale, come raccontano alcune voci, aleggiano anche ombre di corruzione, col presunto tentativo di favorirne la diffusione per aiutare la casa produttrice, che sarebbe legata da interessi ad alcuni ministri del governo.
Intanto, l’autore del video Paolo Gellano, prima lo pubblica sui social allarmando le folle. “Condividete tutti e subito, questo è un video che ci è stato mandato da un residente in Russia (Mosca). Condividete prima che Facebook lo banna. Questa è una vera guerra politica”.
Poi si giustifica di fronte al polverone alzato. “Io non volevo condividere il video per diventare famoso, sono un ragazzo semplice e mi sto anche spaventando. Ho ricevuto chiamate di gente che mi vuole denunciare, che dice di voler venire a casa mia… Non li conosco neanche. Ma io penso di non aver fatto niente di male.
Ma in realtà questo farmaco è considerato inutile anche in Russia, al punto che gli steaasi utenti russi hanno commentato e ridicolizzato la faccenda.  “Mamma mia… Arbidol, che in Russia tutti conoscono come medicinale assolutamente inutile, che non cura neanche un raffreddore. Credo che i suoi produttori finalmente siano felici… Prima lo compravano solo le nonnette ingenue, adesso anche gli stranieri”.

L’Organizzazione mondiale della sanità sulle possibili cure contro il coronavirus è chiara: a oggi “non ci sono terapie efficaci conosciute contro il 2019-nCoV”. L’unica speranza è il vaccino, che però non sarà pronto prima di 12-18 mesi.

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