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Il Presidente Gravina – il calcio è sull’orlo di una crisi di nervi. A Maggio torneremo in campo, entro luglio concluderemo i campionati

Gravina e la Superlega

Il Presidente Gravina – il calcio è sull’orlo di una crisi di nervi,  ma sapremo controllare anche lo stress.

Giorni uguali a giorni si potrebbe dire per noi, poveri umani, costretti in casa per legge.

Per Covid-19, il DPCM Giuseppe Conte ha chiuso l’Italia e, secondo il nostro parere, ha fatto bene.

Italia la prima nazione ad impegnarsi contro Covid-19

La prima nazione al mondo, l’Italia, capace di affrontare il problema in maniera repentina e con una logica scientifica inattaccabile: restiamo tutti chiusi in casa; il personale ospedaliero riuscirà a fare il proprio dovere sulle persone per le quali è possibile; il picco dei contagi una volta raggiunto dovrà scendere inevitabilmente; una volta ottenuto lo 0% dovremmo restare altri 15 giorni in casa, ma anche 1 mese, per essere sicuri che il Coronavirus sia stato sconfitto (il virus muore dopo poco tempo sulle superfici).

Tutti in casa e si risolve

Dopodichè controlli massicci alle frontiere per evitare che qualche contagiato possa varcare l’uscio di casa nostra.

Tutto drammaticamente logico.

Quindi mentre noi siamo in casa ad attendere, coloro che in questo momento sono terminali decisionali, stanno lavorando per arginare ferite e ricostruire situazioni che soltanto il tempo può giustificare.

Europei 2020 al 2021

Dopo l’annuncio del rinvio ufficiale al 2021 degli Europei, i vertici italiani del calcio stanno cercando di mettere a punto per il campionato italiano una sorta di calendario.

Non è pensabile che in breve tempo si possa tornare a giocare, ma giocare significa per le squadre riprendere un’attività agonistica ex novo, con una seppur minima preparazione inevitabile per il troppo tempo senza gioco.

Il Presidente della Federcalcio Gravina

Ai microfoni di Tutti Convocati su Radio24 il presidente della Figc Gabriele Gravina è intervenuto dicendo:

“Non prendo in considerazione un piano di estrema crisi, mi preoccuperebbe per il nostro Paese. Spingiamo sull’ acceleratore dell’ottimismo. Lavoriamo sull’ ipotesi di riprendere il 2 maggio e quindi di poter completare i campionati. Eventualmente sforando a luglio se non dovessimo farcela al 30 giugno”.

L’intervento del presidente della Federcalcio ha toccato vari punti, uno dei quali quello economico, argomento già annunciato dal presidente della lega Pro, Ghirelli, per il quale la cassa integrazione per i calciatori della serie C, ormai, è dietro l’angolo.
Il Presidente Gravina – il calcio il nostro sport nazionale

Gravina – stiamo vivendo una grande crisi economica

Gravina ha proseguito il suo intervento:“Il nostro mondo dello sport vive una grande crisi economica. La Federazione si impegna nel raccogliere tutti i dati che le singole leghe stanno elaborando. Non esistono solo le singole industrie dei protagonisti, ma un mondo più complesso. Siamo predisponendo una serie di richieste al nostro governo, un decreto legge riconosce lo stato di crisi dello sport”. “Ma sopratutto” ha aggiunto parlando dell’ipotesi del taglio agli ingaggi ai giocatori, non può essere un tabù in tempi di emergenza come questi: è un momento di crisi per tutti, siamo tutti chiamati a un gesto di grande responsabilità”. 
La speranza è che tutti facciano la loro parte, anche noi restando a casa, e che poi con l’aiuto divino le cose possano prendere la giusta piega.

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