De Laurentiis vuole incontrare Callejon a quattr’occhi

De Laurentiis vuole incontrare Callejon a quattr’occhi. Come Mertens…?

Altro che addio: De Laurentiis vuole incontrare Callejon. Nonostante l’arrivo di Politano a gennaio, per Rino Gattuso lo spagnolo è sempre stato al centro del progetto.

Per questo motivo, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, il ritorno in Spagna a fine stagione non è così scontato. Nonostante il contratto in scadenza, infatti, il 33enne centrocampista potrebbe rimanere ancora in azzurro.

Anche Gattuso , come Benitez, Sarri e Ancelotti prima di lui, ha ritenuto fondamentale le doti di equilibratore dell’ex Real. Anche per questo sarebbero ripresi i contatti fra il direttore sportivo Cristiano Giuntoli e l’agente Manuel Garcia Quilon. Le parti si sono ripromesse di vedersi in aprile, ma al momento non c’è stata nessuna apertura sul prolungamento. Quilon ha dato la disponibilità di Callejon per continuare anche a luglio, nonostante la scadenza del contratto al 30 giugno, per motivi legati al coronavirus.

De Laurentiis vuole incontrare Callejon di persona.
La svolta, tuttavia, potrebbe arrivare dopo l’emergenza. Nella testa di De Laurentiis c’è la volontà di avere un incontro a quattr’occhi con Callejon per capire direttamente se ci siano ancora gli stimoli giusti per continuare insieme. Una sorta di “metodo Mertens”.

Gattuso ha ritenuto fondamentale le doti di equilibratore di un giocatore dalla rara intelligenza tattica, che sa leggere come pochi i momenti della partita, per capire quando è meglio restare più bassi in fase difensiva o quando provare i suoi favolosi tagli capaci di affettare qualsiasi difesa. Della scadenza del contratto non si è parlato più. O meglio se ne è parlato nelle sedi appropriate: fra il direttore sportivo Cristiano Giuntoli e l’agente Manuel Garcia Quilon. Le parti si sono ripromesse di vedersi in aprile.

Più che una crisi del settimo anno, quello fra Napoli e José Maria Callejon, se proprio deve esserci, sarà una separazione consensuale, fra due parti disposte a lasciarsi in buoni rapporti, senza bisogno di litigare o prendere posizioni sbagliate.
Il merito in questo caso è pro-
prio del 33enne spagnolo, dal
carattere mite e dalla professionalità cristallina. Nel periodo nero dell’autunno napoletano certe partite le ha sbagliate pure lui, com’è umano, ma José c’è rimasto male per le critiche più cattive, quelle che
commentavano quelle prestazioni come conseguenza di un disimpegno per il mancato rinnovo contrattuale. I fatti poi
hanno dimostrato che non è
così,

Antonio Miele

Iscritto ordine dei Giornalisti della Campania… Redattore per Casa Napoli. Giornalista presso www.sabatononsolosport.com