fbpx

Radio 24- Malagò: chi ha di più aiuti gli altri

Malagò, presidente del Coni

È una sorta di patrimoniale del calcio quella che invoca Malagò

“I calciatori aiutino chi ha meno! Bach è un gigante, seguite l’esempio del Rugby”. Questo in sintesi il concetto espresso da Malagò a po microfoni di Radio 24. Questi ed altri gli argomenti che il presidente del CONI ha affrontato nel corso della sua lunga intervista rilasciata quest’oggi.

Ipotesi e non certezze sul prosieguo delle attività calcistiche

A proposito del momento di crisi vissuto anche dallo sport in questo periodo di emergenza per il Coronavirus Malagò precisa: “La stagione di calcio potrà essere conclusa in estate? Non lo so, dipende anche dalla UEFA e dalla FIFA. Io faccio parte del CIO e Bach in questi giorni è stato davvero un gigante: ha detto che da adesso tutti quanti devono fare sacrifici e compromessi, bisogna entrare in questo ordine di idee perché se tutti restano arroccati al proprio orticello la soluzione non la trovi. Serve un sacrificio economico importante da parte dei calciatori? Io penso che ci si arriverà, magari già in queste ore i vertici dell’Associazione stanno definendo l’accordo. Togliere il 30% a un giocatore che guadagna 10 milioni di euro è un conto, togliere il 30% a chi gioca in Serie B o in Lega Pro è un altro. Dico in generale: chi ha maggiori possibilità cerchi di aiutare chi ne ha meno”.

Nell’emergenza può nascere la possibilità che i campionati si livellino:

Il campionato sarà meno competitivo? Io non penso che il nostro campionato possa perdere di valore in questo momento, anzi. Non si chiede certo l’integrazione degli stipendi dei campioni, ma in questa fase puoi chiedere qualcosa di diverso, come riaprire alle dinamiche del betting. Poi puoi chiedere sgravi fiscali, ritenute d’acconto sulla valorizzazione dei vivai e facilitazioni per la costruzione degli stadi. Se poi tu hai Mario Rossi, che oggi rischi di perderlo, ma dove va in questo momento? Se prima eravamo meno competitivi rispetto a certi club oggi possiamo livellarci: è chiaro che dobbiamo essere pronti a ripartire e non commettere gli errori del passato. “

Si potrebbe prendere esempio dal Rugby

“Sarebbe nello uno scenario in cui le federazioni, come nel rugby, decidessero di non assegnare il titolo, bloccando promozioni e retrocessioni? Non sono contrario a quanto fatto dalla federugby. Magari non condivido il timing perché l’ordinanza scade il 3 aprile… Ieri Spadafora ha detto che in precedenza era stato troppo ottimista sulla ripresa del campionato il 3 maggio. Secondo me si arriverà a quanto detto dal rugby in molti sport, non so se in tutti. Ogni sport lo devi guardare nella sua specificità”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *