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Pasqualin: “Alle scadenze di contratto si può ovviare con una proroga

Claudio Pasqualin, avvocato, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli.

Ecco quanto evidenziato dalla nostra Redazione:sulle parole di Pasqualin
“Sembra che prima di maggio il campionato non ripartirà ma non è da escludere che per inizio maggio possano ricominciare gli allenamenti. Se il campionato dovesse riprendere a metà maggio lo si potrebbe concludere senza sforare la data del 30 giugno, data di scadenza dei contratti. Qualora si dovesse sforare la data del 30 giugno sarebbe necessaria una deroga. Taglio degli stipendi? La formula perfetta sarebbe raggiungere un accordo collettivo che abbia efficacia erga omnes. Anche per avere l’eventuale proroga dei contratti lo strumento dell’accordo collettivo sarebbe quello più giusto. L’accordo deve valere per tutti. Tutte le associazioni di categoria dovrebbero partecipare al raggiungimento di un accordo. Serie A? Se il potentissimo Cairo dice che il campionato è finito qui io penso anche alla posizione di classifica precaria del Torino e quindi avrebbe interesse a finirla qui. Stessa cosa varrebbe per il Brescia. Mentre la Lazio vorrebbe continuare perché la Lazio si trova in cima alla classifica. Purtroppo si pensa agli interessi personali. Gli interessi di parte devono cedere il passo agli interessi generali del calcio”

Claudio Pasqualin,alcuni giorni fa  in un’intervista rilasciata a Firenzeviola.it,

ha illustrato come cambierà il mercato e in relazione ad un eventuale slittamento della chiusura dei contratti, prevista al 30 giugno.

“Ci sono le scadenze dei contratti che si potrebbero ovviare con una proroga ma speriamo che non si debba arrivare a questo perché allungarli ad esempio un mese lascerebbe tante perplessità dal punto di vista calcistico soprattutto qualora i giocatori incontrassero squadre con le quali si sono già accordate ufficialmente (vedi Amrabat, ndr) o meno. Il tema principale ora? Come gestire i contratti dei giocatori con i campionati fermi. Ne sta nascendo una polemica perché il contratto sportivo prevede che il giocatore venga pagato in caso di prestazione. Se questa non c’è cosa succede? Alcuni invocano la cassa integrazione – come mi sembra abbia fatto Ghirelli per la C – altri le ferie anticipate. Vedremo se ci sarà una soluzione istituzionale perché c’è un bel pasticcio. Basti pensare allo sciopero proclamato poi subito smentito da Aic perché in quel caso i giocatori avrebbero rinunciato allo stipendio”.

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