fbpx

L’ex centrocampista del Napoli, Beto, piange il figlio barbaramente assassinato a Rio de Janeiro

L’ex centrocampista del Napoli, Beto, piange il figlio di soli 23 anni barbaramente assassinato nella zona nord di Rio de Janeiro

L’ex centrocampista del Napoli, Beto, piange il figlio di soli 23 anni barbaramente assassinato nella zona nord di Rio de Janeiro.

Come riporta “Il Corriere dello Sport“, l’ex centrocampista del Napoli Beto, 22 presenze e 4 gol in azzurro in A nella stagione 1996-97, è stato suo malgrado protagonista di una vera e propria tragedia in Brasile, la sua patria, dove è stato ucciso il figlio di soli 23 anni. E’ stato lo stesso Beto a darne notizia con un commovente messaggio sulla sua pagina Instagram.

Secondo la stampa brasiliana, Joubert Martins Filho è stato assassinato a Piedade. L’omicidio è avvenuto nella zona nord di Rio de Janeiro, a colpi di arma da fuoco nella notte di giovedì 9 aprile. Al momento gli inquirenti non hanno ancora individuato i responsabili.

Questo è quanto scrive Beto sul suo profilo Instagram:

“Oggi provo un dolore che dovrebbe essere proibito ad ogni padre e ad ogni madre. La perdita di un figlio, un dolore immenso che non passerà mai, mancano le parole, volevo farti sapere che a modo mio ti amavo moltissimo, molte volte chiedevo solo la tua attenzione come tu chiedevi la mia, oggi piango per non aver potuto cambiare questo destino, non volevo che te ne andassi così.

So che è troppo tardi per il perdono, ma resterai per sempre nel mio cuore. Signore, aiutami in questo momento difficile della mia vita. Figlio, anche se lontano da te, ti ho sempre amato e mi sono sempre preoccupato per te. Tante volte ti ho chiamato per farti restare con me. Ti amo figlio mio, sarai sempre il mio bambino con un bel sorriso e pieno di stile come tuo padre (così dicevi tu). Dio, ti chiedo di prenderti cura di lui, per favore! Eternamente mio, ti amo”. 

L’ex giocatore del Napoli, sul proprio profilo Instagram ha postato una foto del figlio con indosso la maglia albiceleste dell’Argentina.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *