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Coppe europee, il piano: tutti in campo ad agosto con sfide secche

UEFA ed ECA sarebbero d’accordo: riprendere le coppe europee nel mese di agosto da disputare su campi neutri

Proseguono i contatti e i confronti tra i vertici del calcio internazionale. Si sta cercando la formula giusta affinché si arrivi alla conclusione della stagione 2019/2020, coppe europee comprese.

Ricordiamo che tutte le competizioni sono attualmente sospese per l’emergenza coronavirus. L’emittente spagnola Cadena SER ha anticipato che sarebbe stato raggiunto un accordo di massima per Champions ed Europa League.

UEFA ed ECA negli ultimi vertici in videoconferenza si sarebbero trovate d’accordo su un punto fondamentale. Il primo obiettivo sarebbe la conclusione di tutti i campionati nazionali.

Solo in un secondo momento verrebbe il turno delle coppe europee. A tal proposito, ci sarebbe un’intesa di fondo. Le sfide internazionali si giocherebbero in piena estate, ovvero nel mese di agosto.

Dunque, in appena due settimane le squadre ancora in lizza per Champions ed Europa League dovrebbero scendere in campo per concludere innanzitutto gli ottavi di finale.

Fatto ciò, partirebbe una sorta di formula straordinaria per quarti di finale, semifinali e finali. Questi turni verrebbero organizzati in sfide secche (senza andata e ritorno). I match sarebbero a porte chiuse (senza pubblico) e su campi neutri.

Se UEFA ed ECA dovessero sottoscrivere quest’accordo, ci sarebbe anche la possibilità di lasciare ai calciatori un periodo di vacanza. Gli atleti andrebbero in ferie per tre settimane, prima di ritrovarsi a settembre per la stagione 2020/2021.

Champions ed Europa League: le tre ipotesi scartate

Cadena SER ha sottolineato che per il momento non si tratterebbe di un accordo ufficiale. Qualche notizia in più si dovrebbe avere il 21 aprile. In questa data, infatti, è atteso un nuovo vertice.

Parteciperanno in videoconferenza l’UEFA e i 55 rappresentanti delle Federazioni europee. Se dovesse arrivare un’approvazione generale, allora diventerebbe ufficiale la formula studiata dall’UEFA insieme all’ECA.

Naturalmente, la precedenza andrà sempre alla tutela della salute. Dunque, anche se si dovesse andare verso un completamento-flash ad agosto di Champions ed Europa League, si terrebbe sempre conto dell’evoluzione dell’epidemia di coronavirus.

Stando a questo nuovo scenario, verrebbero a cadere le tre precedenti ipotesi analizzate da Aleksander Ceferin. Innanzitutto il vicepresidente UEFA stava valutando un piano relativo ad una final-eight in una sola città con sfide uniche. La seconda strada era quella di una final-four con la suddetta formula.

Infine c’era un piano per disputare dei tornei-lampo di entrambe le coppe europee (Champions ed Europa League). Questa prevedeva circa 11 match da giocare nel giro di 3-4 settimane. I recuperi degli ottavi e i successivi turni si dovevano tenere sempre in gara unica.

 

 

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