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CdS – L’ex Napoli Krol: “Il calcio mi manca. Voglio tornare in Italia”

KROL

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L’ex difensore del Napoli si è raccontato in esclusiva al Corriere dello Sport. Il ritorno in Italia e l’affetto per Napoli.

L’ex difensore del Napoli si è raccontato in esclusiva al “Corriere dello Sport. Il ritorno in Italia e l’affetto per Napoli.

Nonostante fosse al termine della propria carriera Krol fu accolto con enorme entusiasmo dalla tifoseria azzurra. Era il 1980. Dopo una lunga militanza nelle file dell’Ajax, l’elegante difensore olandese si contraddistinse per la sua tenuta difensiva e per le sue doti in fase di impostazione. Utilizzato da libero dall’allora allenatore Rino Marchesi, Ruud Krol è tuttora ricordato con affetto dai tifosi.

Intervistato in esclusiva dal Corriere dello Sport, la “colonna” olandese ha espresso il desiderio di tornare in Italia. Magari a Napoli con un ruolo da dirigente. Tanti gli argomenti trattati da Krol.

APPENA TUTTO FINISCE TORNO IN ITALIA

Partiamo dai miei settant’anni, festeggiati a Napoli, con tanto di celebrazione ufficiale. O dal mio prossimo viaggio, quello che avevo prenotato due mesi fa per essere di nuovo in Italia, perché volevo girare ancora questo Paese meraviglioso e incontrare Luciano Castellini. Avevamo già stabilito l’appuntamento. E la prima cosa che farò, non appena sarà tutto normale, sarà tornare in Italia

IL SONDAGGIO DI VOETBAL INTERNATIONAL

Raiola olandese più influente di sempre? Non so chi abbia votato in questo sondaggio, né quanti e di quale generazione: ma c’è chi non ha memoria e non conosce il passato, un’assenza culturale che mi immalinconisce. Penso che Raiola abbia avuto modo di incidere adesso, nel suo settore, ma la Storia, quella con la maiuscola, appartiene a Rinus Michels e a Johan Cruyff

RINUS MICHELS

Michels ha cambiato il calcio. E’ un padre del calcio moderno che ha cinquant’anni e non è mai invecchiato. Quella Nazionale è andata oltre, ha caratterizzato non solo quel momento, ma le stagioni successive. E se siamo ancora qui a parlarne vorrà pur significare qualcosa. La mia classifica? L’Ajax di Michels, il Barcellona di Guardiola e il Milan di Sacchi. Hanno in comune la straordinaria eleganza nel palleggio, la qualità elevata del loro calcio

SULLA RIPRESA DEL CAMPIONATO

Io lascerei che ci venisse suggerito da chi ne sa più di noi gli scienziati. Ma non sarebbe giusto buttar via un campionato con centro i sacrifici degli atleti ma anche delle società. Prima si concluda la stagione in corso, anche a dicembre. Poi si pensa a quella successiva. Come finirebbero i campionati? Facile in Inghilterra, il Liverpool è già campione in carica e dovrebbe potersi gustare questo successo. Difficile in Spagna e Italia: senza pandemia lo scudetto sarebbe andato alla Lazio. Mi divertiva guardarla, tanto, come l’Atalanta

SU FABIAN RUIZ

“Un giovane che mi piace? Fabian Ruiz del Napoli, ma va portato alle spalle degli attaccanti e messo in condizione di calciare dalla distanza. Ha il gol nel piede. Vede la porta. E’ un po’ lento, ma può snellire il suo modo di giocare”

IL RICORDO DI NAPOLI

A Napoli sono stato benissimo da calciatore e anche ora ho tantissimi amici, con i quali mi sento spesso per essere informato sulla città, su come stia vivendo questo periodaccio. Sono stato un uomo fortunato, ho avuto la possibilità di conoscere tanta bella gente, che mi fa sentire il proprio affetto in maniera impressionante. Un popolo meraviglioso che non ha dimenticato i nostri anni assieme. Il 1980, l’anno del terremoto, un momento tristissimo per quella terra, la Campania. E anche allora il calcio però ebbe una propria funzione. Il calcio aiuterà ad uscirne, non dico a dimenticare ma a superare la frustrazione ed il terrore. Il calcio ha una sua funzione sociale e anche psicologica, è una passione collettiva”.

Questi alcuni spunti dell’intervista rilasciata in esclusiva da Krol sulle pagine del Corriere dello Sport.

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