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Serie A 2019/2020: se non si riprende si può scegliere tra due classifiche

calendario Serie A

La Serie A 2019/2020 attende di conoscere il suo destino: quali sono le due classifiche in ballo se arriva lo stop

Il futuro della Serie A 2019/2020 è sempre più avvolto nel mistero. In queste ore la FIGC ha prorogato la data ultima per portare a conclusione il campionato al 2 agosto rispetto al 30 giugno. Ma ad oggi non si sa ancora se davvero si ricomincerà a giocare. E se ciò non dovesse accadere ci sarebbero due classifiche tra le quali scegliere per sancire le posizioni definitive.

L’intenzione generale è quella di provare a ripartire per terminare il torneo sul campo. Tuttavia, i vertici del calcio italiano dovranno attendere il via libera del Governo. Solo in questo caso potrebbe ripartire la macchina organizzativa che avrebbe come priorità il rispetto di tutte le norme di sicurezza per tutelare la salute di atleti e addetti ai lavori.

L’UEFA, dal canto suo, ha comunicato che per il 3 agosto deve ricevere tutte le comunicazioni relative alle squadre qualificate in Champions ed Europa League. Ha aggiunto che se i campionati non dovessero riprendere, le classifiche andrebbero stilate per meriti acquisiti sul campo. Dunque, nessuna graduatoria dettata dal ranking.

Inutile nascondere che il rischio di uno stop definitivo alla Serie A 2019/2020 c’è eccome. In questo caso, ci sarebbe da scegliere tra due classifiche per stabilire una volta per tutte i piazzamenti dei singoli team. Il criterio ovviamente sarebbe sempre lo stesso, quello meritocratico.

Quale classifica scegliere in caso di conclusione anticipata del campionato

Cosa accadrebbe se si dovesse dire addio alla Serie A 2019/2o20 senza averla portata a termine per intero? Il governo del nostro calcio e i club avrebbero a disposizione due opzioni.

Il problema è legato principalmente al fatto che il 9 marzo, quando è arrivata la sospensione per l’emergenza coronavirus, non tutte le formazioni avevano disputato lo stesso numero di match.

Di conseguenza, la prima soluzione sarebbe quella di convalidare la graduatoria tenendo conto dei punti conquistati da tutti dopo 25 giornate.

Si avrebbe così questa situazione: Juventus 60 punti: Lazio 59; Inter 54; Atalanta 48; Roma 42; Napoli 36; Verona 35, Parma 35, Milan 35; Bologna 33; Sassuolo 32, Cagliari 32; Fiorentina 29; Udinese 27, Torino 27; Sampdoria 26; Genoa 25, Lecce 25; Spal 18, Brescia 16. (Napoli qualificato in Europa League).

La scelta, se ricadesse sulla strada alternativa, porterebbe ad una classifica basata sulla media punti conquistata in 25 giornate: Juventus 2.423 media punti; Lazio 2.384; Inter 2.160; Atalanta 1.920; Roma 1.730; Napoli 1.500; Verona 1.400, Parma 1.400; Milan 1.384; Bologna 1.307; Cagliari 1.280, Sassuolo 1.280; Fiorentina 1.153; Torino 1.080; Udinese 1.076; Sampdoria 1.040; Genoa 0.961, Lecce 0.961; Spal 0.692; Brescia 0.640.

Guardando le due classifiche non sembrano esserci grosse differenze. Sicuramente per il Napoli non cambierebbe nulla perché in entrambi i casi disputerebbe la prossima Europa League.

La situazione invece potrebbe mutare decisamente per il Milan: in caso di graduatoria basata sui punti conquistati, i rossoneri sarebbero settimi e quindi in Europa League, mentre se fosse preferita l’opzione media punti sarebbero addirittura noni e fuori dalle competizioni internazionali.

 

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