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CdS – Il calcio può riprendere ma a determinate condizioni. Su venti squadre solo tre non firmano le linee guida

CdS – Il calcio è vicino alla ripresa, ma a determinate condizioni.

Situazione stagnante per quanto riguarda il calcio in Italia, ma anche all’estero.

Quasi pronti per ricominciare

Anzi in Italia si è ad un passo per una  decisione definitiva che dovrebbe far slittare gli allenamenti di una settimana rispetto alla data del quattro maggio.

Tutto è stato formulato per fare in modo che i calciatori e tutti quelli che ruotano intorno durante  una partita di calcio, abbiano il massimo della sicurezza e non siano quindi esposti a nessun tipo di contagio.

Tre squadre non hanno firmato

Le linee guida, sottoposte al Governo e per esso al ministro Spadafora, per il momento, però, non sono state condivise da tre squadre di serie A: Juventus, Lazio e Genoa.

Questo è quanto emerge dalla riunione che si è tenuta nei giorni scorsi in Lega calcio tra i presidenti delle squadre, impegnati con i loro staff medici a definire un quadro preciso per la ripresa della stagione agonistica.

Allenamenti in ritardo di una settimana

Sembra che il ritardo rispetto alla ripresa degli allenamenti il 4 maggio sia dovuto proprio a questa circostanza.

Non è dato di sapere i motivi veri del mancato accordo che riguarda le tre squadre di serie A.

Per quanto riguarda invece le altre 17 squadre, i medici hanno messo a punto il protocollo di ripresa, ma a determinate condizioni.

La Figc ha comunque sottolineato che gran parte delle segnalazioni da parte degli staff medici erano già state considerate e recepite, integrandole nel nuovo protocollo dal prof. Paolo Zeppilli.

I medici sportivi avrebbero inviato la lettera con le richieste da inserire nel protocollo già lo scorso 19 aprile, e il 20 il prof. Zeppilli avrebbe risposto a Rodolfo Tavana, responsabile sanitario del Torino ed ex referente medico della Lega Serie A (si è dimesso proprio il 19 aprile).

CdS – Il calcio è vicino alla ripresa, ma a determinate condizioni.

Linee guida al vaglio del Governo

Tale risposata precisava che se le segnalazioni fossero state condivise dal gruppo di lavoro, avrebbero prodotto delle modifiche, arricchendo di fatto le linee guida definitive.

Tali linee guida sono state poi sottoposte al ministro Spadafora il 22 di aprile.

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