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Il Premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa ha illustrato la cosiddetta “Fase 2” dell’Emergenza

Il Giuseppe Conte, in conferenza stampa ha illustrato come affrontare la cosiddetta “Fase 2“, legata all’emergenza Coronavirus

Giuseppe Conte, alle 20.20, in conferenza stampa ha illustrato come affrontare la cosiddetta “Fase 2”, legata all’emergenza Coronavirus.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Chigi sulla fase due dell’emergenza Coronavirus.

Queste le sue parole:

“Abbiamo controllato l’epidemia con dei sacrifici. All’inizio sembrava sfuggirci ma da nord a sud c’è stato senso di responsabilità. Ora inizia una fase in cui dovremo convivere col virus ed in alcune aree potrebbe risalire la curve dei contagi ed è un rischio che dobbiamo assumerci. Ma con metodo e rigore. Sarà ancora più importante mantenere la distanza di sicurezza, la responsabilità, se vuoi bene all’Italia devi evitare il rischio del contagio e quindi mai avvicinarsi e rispettare le distanze di almeno un metro.

Anche con i parenti bisogna stare attenti. Rispettare questa precauzione. Gli scienziati ci dicono che 1 contagiato su 4 è in famiglia. Vogliamo che il paese riparta, ma l’unico modo per convivere col virus è non ammalarci e rispettare le distanze altrimenti la curva risalirà, aumenteranno i morti e avremo danni irreversibili per l’economia. Se ami l’Italia, mantieni le distanze.

Noi avremo il compito di vigilare per tenere la curva sotto controllo e non farla risalire e saremo pronti per intervenire in modo rapido se necessario. Il meccanismo per controllare la curva ve lo spiegherò. Ci aspetta una sfida complessa, tanti di voi dopo tante privazioni vorrebbero un allentamento definitivo, possiamo reagire negativamente e affidarci alla rabbia, individuare un colpevole, come il governo, le regioni, l’europa, la stampa, ma possiamo anche scacciare via la rabbia e pensare a ciò che ciascuno di noi può fare per risollevarci. Il Governo farà la sua parte, serviranno tante riforme per cambiare le tante cose che non vanno da tempo, non ci tireremo indietro e come avete visto ci battiamo in Europa e continueremo a farlo.”

SULLE MASCHERINE:

Con giorni d’anticipo per aiutarvi ad applicarlo, vi dico che dal 4 maggio dovremo convivere col virus e adottare tutte le precauzioni. Abbiamo già sollecitato Arcuri che con un’ordinanza controllerà il prezzo delle mascherine per evitare speculazioni, avranno un prezzo giusto e elimineremo l’iva. Il prezzo dovrebbe essere intorno ai 0,50€ per le mascherine chirurgiche.”

SULL’ EUROPA:

“In Europa s’è allargato il ventaglio di soluzioni come col Recovery fund, grazie ad un lavoro di squadra con alcuni paesi europei ed una unanimità nell’ultimo consiglio europeo. Senza la posizione forte dall’Italia sin dall’inizio, non avremmo mai ottenuto questo risultato storico e dobbiamo esserne tutti orgogliosi.

Ora dobbiamo andare al traguardo, tradurre il principio affermato di velocità e solidarietà in termini di lavoro tecnico e consistenza economica per bilanciarlo e non creare più debito pubblico per i paesi già indebitati come l’Italia.”

SUGLI AIUTI ECONOMICI:

Alcuni sono ancora insoddisfatti, ma l’inps ha avuto 100mila richieste in più di reddito di cittadinanza, liquidate 3,5 milioni di bonus da 600 euro, oltre alla cassa integrazione. Una mole di domande incredibile, che l’inps gestiva in 5 anni ed ora l’ha dovuto fare in 1 mese e perciò ci sono alcuni ritardi. Alcune regioni devono ancora far pervenire il flusso, alcune solo parzialmente, c’è bisogno del loro aiuto per erogare tutto il dovuto.

Per le imprese: dobbiamo puntarci per ripartire, il nostro obiettivo è avere più occupati, non sussidiati, e avremo più fondi per le categorie fragili, chi ha avuto il bonus da 600€ potrebbe averlo rinnovato senza fare un’altra richiesta ed evitare ritardi. Non dimentichiamo il turismo che non recupererà i danni che sta avendo, ma non li lasceremo da soli, produce il 13% del pil con l’indotto e avrà bisogno di sostegno.

Ci sarà un decreto parallelo che io chiamo sblocca-paese, non cantieri, ci guardano anche a livello europeo… e c’è anche ammirazione per molti dei provvedimenti presi e spero che anche questo possa essere preso d’esempio, molti ci hanno chiesto una copia.”

SULLA FASE 2:

“Le misure entreranno in vigore dal 4 maggio per la maggior parte, fino al 18 maggio. Conferma sul distanziamento e spostamento, rimarranno all’interno della regione le motivazioni da giustificare, soltanto aggiungiamo la possibilità di spostamento mirato per far visita a congiunti. Molte famiglie sono state separate e vogliamo consentire visite mirate, con mascherine e divieto di assembramento.

Non stiamo dicendo che dal 4 potete fare party privati. Tra regioni è consentito solo un trasferimento lavorativo o per motivo di salute e con rientro a domicilio. Per chi ha sintomi respiratori o febbre superiori ai 37′ devono restare a casa, non è più raccomandato ma un obbligo di avvertire il medico.

Divieto assembramento resterà ed il sindaco può disporre la chiusura di precise aree per favorirlo. Accesso a parchi e giardini, ma col rigoroso rispetto di distanze e ingressi contingentanti, ma i sindaci possono chiudere senza il rispetto delle prescrizioni.”

SULL’ATTIVITA’ SPORTIVA:

“Ci si potrà allontanare dal proprio domicilio, ma rispettando la distanza di due metri, mentre per semplice attività motoria un metro. Saranno consentite dal 4 le sessioni d’allenamento di professionisti, ma sempre a porte chiuse e senza assembramenti”.

SULLA CHIESA, I FUNERALI E LE CERIMONIE RELIGIOSE:

“Apertura per le cerimonie funebri. Ha addolorato tutti vedere tanti decessi senza l’ultima preghiera. Saranno consentite le cerimonie ma solo per i congiunti fino ad un massimo di 15, all’aperto e con mascherine protettive e distanza. Ringrazio la Cei. Comprendo la sofferenza procurata, ma per altre aperture come per la chiesa dobbiamo continuare a parlare col comitato scientifico per provare ad allargare ad altre cerimonie.”

SUL CIBO DA ASPORTO E LA RISTORAZIONE:

“Bar e ristoranti possono fare consegne a domicilio. Dal 4 sarà consentita anche l’attività di asporto, ma senza assembramenti nei dintorni ma con file con distanze ed il cibo si consumerà a casa e non davanti al ristoro.”

SULLE AZIENDE:

Riaprirà tutta la manifattura, le costruzioni, l’ingrosso funzionale alla manifattura ed alle costruzioni. E’ un passaggio importante ma abbiamo un piano ben strutturato che leggerete nel decreto. Le aziende dovranno rispettaere i protocolli di sicurezza. L’ultimo sarà ancora più stringente ed il messaggio è di recuperarlo subito e di adeguarvi perché già nei prossimi giorni potrete predisporre il luogo di lavoro e renderlo idoneo. Così come le aziende di trasporto.”

SULLE ALTRE ATTIVITA’:

“Per il 18 maggio si prevede anche uno sfogo al commercio, oltre a musei, mostre e biblioteche ed anche gli allenamenti a squadre a livello sportivo. Il 1 giugno invece è la data in cui vorremmo riaprire bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, massaggi, la cura della persone in genere. Un programma differito”. 

ULTERIORE DOMANDA SUL CALCIO E SULLA RIPRESA:

“Ripresa calcio segnale di ritrovata normalità o meglio di no? Sono appassionato e inizialmemte mi sembrava strano che il campionato potesse essere interrotto, poi e venuta l’emergenza e tutti hanno compreso che nn c’era alternativa. Spadafora lavorera intensamente con gli esperti e le componenti del sistema calcio per trovare un percorso in parte già definito con le date degli allenamenti, che tornano dal 4 e dal 18 quelli di squadra. Poi si valuterà se ci sono le condizioni anche per far terminare i campionati”. 

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