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Malagò sulla ripresa dei campionati: “È una questione politica”

Giovanni Malagò radio punto nuovo

Malagò al Tg Sport su Rai 2  e sulla possibilità che possa ripartire il campionato 

Non metto bocca su una questione politica. Non ho mai parlato con nessun componente del Comitato tecnico scientifico, il mio comportamento è laico e non sono mai intervenuto”.

 “mi sono permesso di dire – aggiunge Malagò – che il calcio ha il diritto e il dovere di provare finire il campionato ma che è indispensabile avere un’alternativa per evitare che tutto vada a carte quarantotto”

La ripartenza? Siamo in buona compagnia con gli altri settori del Paese, oggi una buona parte degli sport si è rimessa in moto e speriamo il prima possibile di coinvolgere tutti”: lo spiega il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commentando l’avvio della fase 2 per lo sport e il ritorno agli allenamenti per gli atleti di alto livello.
Tra questi, anche l’olimpionica del nuoto Federica Pellegrini a Verona: “Federica – ha detto Malagò al Tg Sport di Rai 2 – è il simbolo di quello degli atleti di vertice del nostro Paese. Sul nuoto tutti gli atleti di vertice hanno ricominciato, soprattutto a carattere individuale. Federica è in compagnia di qualche migliaio di atleti che si sono rimessi in moto. Non ci sono state discriminazioni per nessuno”.

Nessuna polemica col calcio,è giusto che faccia di tutto per cercare di ripartire”.

Anche se il n.1 dello sport resta dell’idea che il mondo del pallone avrebbe dovuto preparare un piano B.

L’8 maggio Gabriele Gravina ha convocato un importante consiglio federale della Figc.

In merito a quest’ultimo Il “Corriere dello Sport” spiega la posizione di Gravina.

Il presidente Figc ha scelto la diplomazia con l’obiettivo di ripartire. 

La diplomazia e la speranza.

La diplomazia è quella scelta da Gravina, che all’indomani delle parole di Conte e Spadafora ha messo da parte le polemiche, adottando toni soft. Disponibilità a rivedere il protocollo ribadendo che l’unico obiettivo continua ad essere tornare in campo e finire la stagione. La speranza invece è quella che il governo corregga parzialmente il tiro, consentendo la riapertura dei centri sportivi il 4 maggio. Per le sedute collettive il fronte temporale resta invece il 18.

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