L’UEFA valuta un piano B per allineare i campionati fino al 2023
Coronavirus: l’UEFA valuta un piano B. campionati allineati fino al 2023!
L’ UEFA valuta un piano B per sconfiggere l’incertezza che aleggia in Europa riguardo la ripresa dei campionati. A quanto pare anche i convinti sostenitori del “tutto e subito”, stanno iniziando a valutare soluzioni alternative se proprio non sarà possibile, e soprattutto salubre, tornare in campo quanto prima.
Nuovo calendario calcistico in cantiere
Se non sarà possibile tornare a giocare entro l’estate si potrà contare sul contributo dell’azienda Hypercube. La società, partner della UEFA, starebbe lavorando su un nuovo calendario calcistico
Un piano B semplice e lineare
Con l’eventuale chiusura della stagione corrente in autunno, ecco che i campionati e le coppe 2020-21 potrebbero avere inizio a fine dicembre per terminare a inizio novembre 2021. Allora vi sarà una giusta sosta per disputare gli Europei. A questo punto la stagione 2021-22 avrebbe inizio a metà dicembre e si chiuderebbe il 1 novembre 2022. Sarebbe giusto venti giorni prima della rassegna iridata in Qatar (che terminerà il 18 dicembre). Di fila, dunque, la stagione 2023 avrebbe inizio a gennaio e si chiuderebbe a metà luglio. Dopo un mesetto di stop si tornerebbe in campo per la metà di agosto, quando il campionato si riallineerà con classica stagione sportiva.
Un investimento economico giustificato dai fatturati dei grandi club
Come possiamo leggere sul The Sun quest’oggi, per Nieuwenhuis, direttore di Hypercube questa è la “soluzione migliore” per il calcio del prossimo futuro: “Il nostro piano pluriennale è finanziariamente fattibile e questo eviterà molti fallimenti. Abbiamo calcolato tutto. Richiede un finanziamento di circa 7 miliardi di sterline in tutta Europa. Tutto questo può sembrare tanto fino a quando non si considera che il fatturato di un top club europeo è di circa 30 miliardi di sterline all’anno”. Di certo il progetto è ambizioso e per realizzarlo servirà però la collaborazione di tutte le 55 federazioni europee e non solo: la strada si annuncia in salita. Non ci resta che attendere e vedere quale sarà il “piano” che avrà la meglio sugli altri
giornalista pubblicista