I tecnici Tv denunciano mancanza di tutele in caso di ripartenza della Serie A
I tecnici Tv lamentano una scarsa attenzione delle istituzioni verso la tutela della loro salute
Da quando la Serie A si è fermata per l’emergenza coronavirus, si è aperto il dibattito sulla sua eventuale ripresa. In queste settimane si è parlato di misure di sicurezza e protocolli sanitari. Infatti, prima di dare il via libera al ritorno in campo, è necessario tutelare gli atleti da qualsiasi rischio di contagio. Eppure in questo bailamme di dichiarazioni e proposte, tutti si sono dimenticati della categoria dei tecnici Tv.
Si tratta soprattutto di registi, cameraman e dei lavoratori che assicurano puntualmente la messa in onda dei match. Riuniti nel BroadcasTeam, in queste ore hanno diramato un comunicato su Facebook nel quale hanno denunciato l’assenza di qualsiasi tipo di sostegno per la salute della categoria.
Nel documento si legge innanzitutto che in questi due mesi non si è fatto altro che parlare dei problemi finanziari dei club di calcio. Inoltre si continua a riflettere su esigenze e benessere di società e calciatori. E, in più, in molti sottolineano come il grande calcio sia un business che non possa essere bloccato a lungo.
Invece è sceso il silenzio su “quelli che producono lo spettacolo”. Si tratta proprio dei tecnici Tv che con competenza, professionalità e puntualità, garantiscono la regolare programmazione televisiva delle partite.
Si sono definiti gli “invisibili” che lavorano nelle cabine di regia e dietro le telecamere. Sì perché non solo non vengono mai menzionati, ma soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria nessuno si è mai posto il problema di come tutelarli.
“Probabilmente saremo gli ultimi a ripartire e con nessuna tutela”
I tecnici Tv hanno sottolineato che spesso devono lavorare con contratti atipici, percependo retribuzioni piuttosto basse.
Inoltre, quando non era ancora scattato il lockdown, sono andati nelle zone rosse per assicurare la regolare trasmissione delle gare di calcio. E hanno evidenziato: “Ancora dobbiamo essere pagati”.
Come se non bastasse, leggendo il comunicato di BroadcasTeam si apprende che alcuni dipendenti hanno contratto anche il Covid-19 ma: “Nessuno ne ha parlato”.
Tornando sulla stretta attualità, in questi giorni si sta discutendo sempre di più di una probabile ripartenza della Serie A. E lo si sta facendo organizzandosi per i tamponi, test sierologici, viaggi sicuri e magari match da disputare al Centro-Sud per la sicurezza dei giocatori.
Tutto ciò potrebbe comportare il rischio di una riduzione del personale che controlla le telecamere e si occupa della regia. Dunque, non solo non ci si pone il problema della tutela della salute dei dipendenti delle emittenti, ma si prospetta anche la perdita di alcuni posti di lavoro.
A questo punto, i tecnici Tv denunciano l’assoluta assenza di qualunque forma di tutela verso di loro: da quella sanitaria a quella professionale.
“Siamo stati i primi a fermarci e probabilmente saremo gli ultimi a ripartire”. Questa la denuncia di BroadcasTeam. Anzi, a questo punto, a fronte di quest’assoluta mancanza di considerazione, l’intero comparto potrebbe anche fermarsi a riflettere.
Infatti, se davvero la Serie A dovesse ricominciare, cameraman, tecnici dell’audio, delle luci e registi potrebbero chiedersi fino a che punto varrebbe la pena rimettersi in moto in queste condizioni precarie. Il rischio è quello di mettere a repentaglio la salute propria e delle rispettive famiglie.
Patrizia Gallina è una giornalista e conduttrice sportiva presso le emittenti televisive della Liguria, laureata in scienze umanistiche presso l’Università degli Studi di Genova. Ha ideato e condotto su Liguria Web Tv la trasmissione sportiva “Genoa e Samp i colori del calcio”, ha partecipato ad Antenna Blu al programma Footgolf, canale 16 del digitale terrestre, e in molte altre emittenti genovesi. Da sempre appassionata di calcio e di sport a 360 gradi, ha iniziato presso La Settimana dello Sport (giornale sportivo di Genova) e adesso è redattrice sportiva presso CasaNapoli.net