Casavatore: Un cittadino scrive una poesia sugli assembramenti in città
Casavatore: Un cittadino scrive una poesia sugli assembramenti in città
Denunce “poetiche” su Facebook. Troppe persone in strada.
Molte sono ancora le lamentele dei cittadini che chiedono l’intervento delle forze dell’ordine, affinché si accentuino i controlli per le strade casavatoresi. Questa volta citando anche ironicamente una canzone del grande Pino Daniele.
Assembramenti ovunque sul territorio. In particolare, tanti sono i giovani che, dopo esser andanti a zonzo sui loro scooter “tra sgommate e testacoda”, si fermano nelle varie piazzette del paese, “sui muretti”, non curandosi dell’attuale situazione d’emergenza. Inoltre, sono ancora troppe le persone in strada, per giunta senza le dovute precauzioni.
La Fase 2, forse non è ben chiaro, non è un via libera. Il comune buon senso evidentemente è cosa nota a pochi. Sarebbe doveroso che i cittadini abbandonassero l’omertà per poter denunciare formalmente alle autorità senza scrivere sui social.
Testo scritto dal cittadino.
“Ma che parlamme a fà
Sempe de stesse cose
Pe’ nce ntussecà
E nun ce ‘ncuntrà ogne vota
C’arraggia ‘ncuorpo e chi
Jesce pazzo tutt’e juorne pe’ capì”
DI
CLORINDA VITAGLIANO
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