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Luigi De Laurentiis ‘attacca’ Ghirelli: “Inaccettabile”

Luigi De Laurentiis attacca Ghirelli 

Negli ultimi giorni vi sono state sono iniziate numerose polemiche per quanto riguarda la promozione in Serie B: la furia del presidente del Bari De Laurentiis contrario alla media punti.


Anche in Lega Pro sono iniziate tantissime critiche e polemiche in base al criterio utilizzato per quanto riguarda la quarta promossa in Serie B. Così sono arrivate le dichiarazioni del presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, che ha criticato la scelta del Presidente Ghirelli per quanto riguarda la promozione del Carpi ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”: “Non voglio favori, ma così è inaccettabile”.
il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli (ex dirigente del Bari, all’epoca voluto da Antonio Matarrese) viene accusato in modo spiccio di parlare tanto, nonché di perorare una causa ingiusta quanto illogica, a proposito della media punti che innalzerebbe il merito sportivo e premierebbe il Carpi

 

Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, proprio alcuni giorni fa ha rilasciato alcune dichiarazione durante la trasmissione ‘Radio Goal’, in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli:

Ecco le parole di Ghirelli


“Io avrei voluto già giocare perché vorrebbe dire che il Paese sta meglio. Purtroppo si ragiona solo per numeri, specialmente sulla Serie C. Protocollo? I 60 medici ci hanno dato la visione delle difficoltà nelle 60 società. In primis la struttura medica. Non abbiamo strutture per ospitare tutte le persone che dovranno fare l’analisi per fare il gruppo chiuso. Se pensiamo ad un albergo aumenteremmo i costi”.

ALTRI PROBLEMI –


“E poi abbiamo più ‘Italie’. In Calabria, ad esempio, ci sono difficoltà di reperimento di tamponi e analisi, quindi pensate ai nostri 4 club calabresi. Poi bisogna aggiungere le tante squadre che abbiamo nei crateri del virus. Tutti questi elemnti, congiunti ai posti, rendono impraticabile l’attuazione del protocollo. Se si gioca il campionato è tutto a posto, quella è la classifica. Ma se non si gioca qualsiasi soluzione si troverà avrà dei problemi, non si otterrà mai l’unanimità dei consensi. Si aprirebbero contestazioni”.
SPERANZE PERSE COMPLETAMENTE? –
“Sì, e non l’ho deciso io ma l’ho messo ai voti. Se avessero votato tutte le 28, avrebbero avuto la maggioranza nell’Assemblea. Invece hanno votato in 16. Questo vuol dire che c’è una parte consistente che non ritiene di poter andare avanti perché non ci sono le condizioni. Serie A? Fin quando non ci sarà la pronuncia dell’autorità scientifica non posso essere né ottimista né pessimista circa una ripartenza”.

 

Dunque la serie C è molto spaccata.
Anche con contraddizioni evidenti, perché tra i presidenti non sono pochi, almeno. una decina, quelli che hanno votato a favore della sospensione della stagione per poi appoggiare al punto successivo, su cui molti hanno scelto di non pronunciarsi, la disputa dei playoff per scegliere la quarta promossa.

Lo stesso presidente Francesco Ghirelli sull’argomento ha detto,
«bisogna riflettere sui tanti astenuti e sui tanti che volevano i playoff».
Il merito sportivo, criterio scelto dalla sia pure esigua maggioranza, premierebbe il Carpi. Ma società come Bari, Reggiana, Padova, Carrarese, Ternana e non solo hanno già protestato e annunciato battaglia.
C’è poi il tema del blocco dei ripescaggi dalla D che ha già sollevato un altro polverone. Il presidente dei Dilettanti Cosimo Sibilia non ci sta e lo farà pesare in Consiglio federale, «tutti si devono porre la domanda se sia possibile portare avanti decisioni senza consenso di tutti, compresa la Lnd. Senza di noi non si fa maggioranza qualificata». Non bastasse il resto, insomma, sarà un’estate di polemiche

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