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I grandi Campioni Azzurri: Ruud Krol

I grandi Campioni Azzurri: Ruud Krol

Ruud Krol, nato ad Amsterdam il 24 marzo 1949, è un allenatore di calcio ed ex calciatore olandese, di ruolo difensore.
Iniziò la sua carriera rivestendo il ruolo di difensore laterale sinistro nell’Ajax.
Si adattò a giocare a sinistra allenandosi allo scopo per mesi. Nel corso della carriera occuperà poi la posizione di difensore centrale e successivamente di libero, di cui divenne uno dei migliori interpreti a livello Europeo.

Giocatore elegante e forte di testa,dotato di buone capacità di impostazione grazie ai precisi lanci lunghi e cross dalla fascia. Difficile da superare nell’uno contro uno per la sua forza fisica abbinata a una buona velocità e progressione. Il suo carisma in campo ne faceva una guida per tutti i compagni durante la gara.

Il difensore olandese è cresciuto nell’Ajax, viene portato da Rinus Michels nella squadra titolare, entrando in prima squadra sostituendo il partente Theo van Duivenbode subendo però un cambio di posizione per non sovrapporsi con il compagno di squadra Wim Suurbier.

Nel 1975 diventa capitano per il ritiro di Piet Keizer.

Con gli olandesi giocò per 12 stagioni, esordendo nell’annata 1968-1969: vinse a livello nazionale sei campionati olandesi e quattro coppe d’Olanda. Contribuì alla vittoria di tre Coppe dei Campioni consecutive, giocando le finali del 1971-1972 e del 1972-1973 per intero, due Supercoppe Europee e una Coppa Intercontinentale.

Durante la sua permanenza con la maglia degli olandesi fu scelto dai lettori della rivista Onze come giocatore della squadra dell’anno per il 1976, 1978 e 1979; lo stesso accadde nel 1980 e 1981.

Tra i riconoscimenti personali conseguiti va annoverato il terzo posto nella classifica del Pallone d’oro 1979.

È ritenuto uno dei calciatori più importanti della squadra Olandese.

Lasciato l’Ajax approdò in Canada, nel Vancouver Whitecaps, con cui disputò il Campionato NASL giocandovi 16 gare.

Krol capitano nella stagione d’esordio al Napoli, nel 1980-1981.

Dal Canada, nel 1980, venne prelevato dal Napoli all’inizio in prestito, tramutatosi in acquisto grazie all’intervento dell’allora direttore generale Antonio Juliano. Durante la sua permanenza a Napoli, giocò nel ruolo di libero pur avendo la possibilità di spingersi in attacco, su decisione dell’allora allenatore partenopeo Rino Marchesi.

Il suo arrivo fu accolto con entusiasmo portando a un aumento del numero di abbonamenti.

Nel suo primo anno in Italia (1980-1981) raggiunse con il Napoli il terzo posto in classifica, sfiorando lo scudetto. Nello stesso campionato segnò anche il suo unico gol in maglia azzurra nella partita Brescia-Napoli finita 2-1 per i partenopei, all’85º minuto. A conferma dell’ottima stagione disputata si aggiudicò il Guerin d’oro.

Nella stagione successiva la squadra chiuse il campionato al quarto posto. Nelle successive due stagioni complice anche i molti avvicendamenti in panchina la squadra partenopea lotterà solo per la salvezza e, alla fine della travagliata stagione 1983–1984, Krol lasciò il Napoli provato da un infortunio al menisco subito nei primi mesi del 1983 e da continui problemi fisici che gli fecero saltare numerose gare.

Durante le sue stagioni in Campania si distinse comunque come «colonna» e leader dei partenopei dei primi anni ottanta, ricordato anche a distanza di tempo dopo il ritiro.

Vittima di problemi al menisco, lasciò Napoli chiudendo la sua carriera da calciatore nel Cannes, nella seconda divisione francese.

Ruud Krol in Nazionale

Difensore della nazionale olandese ai tempi di Johan Cruijff, fu tra i protagonisti della squadra che, grazie al cosiddetto “calcio totale”, arrivò alla finale del campionato del mondo 1974 e che, pur sconfitta dalla Germania Ovest, rivoluzionò il modo di giocare il calcio in Europa.

Esordì con gli orange il 5 aprile 1969

in amichevole contro l’Inghilterra. Nel giro di tre anni divenne titolare fisso della nazionale. Segnò la sua prima rete nell’amichevole contro l’Austria del 27 marzo 1974.

Convocato per il Mondiale 1974, fu protagonista di una sfortunata quanto ininfluente autorete a favore della Bulgaria nell’ultimo incontro del Gruppo 3 della prima fase. Si riscattò immediatamente segnando contro l’Argentina nell’incontro successivo, prima partita del Gruppo A della seconda fase. Fu titolare fisso in tutti gli incontri della sua Nazionale.

Fu per la prima volta capitano della nazionale nell’amichevole

contro la Svizzera del 9 ottobre 1974. Divise questo ruolo con Cruijff, fino al ritiro dalla nazionale di quest’ultimo, avvenuto nel 1977.

Dopo un bronzo al campionato d’Europa 1976, fu quindi capitano della sua nazionale al campionato del mondo 1978. Ancora una volta l’Olanda arrivò in finale, perdendo contro l’Argentina.

Il 22 maggio 1979, affrontando l’Argentina in un’amichevole celebrativa dei 75 anni della FIFA,supera il record di Puck van Heel, che dal 1937 guidava la classifica di presenze con la nazionale olandese. Tale primato gli fu tolto da Aron Winter il 29 giugno 2000.

Il 16 febbraio 1983 scese in campo per l’ultima volta con la maglia della nazionale olandese, in una partita contro la Spagna valida per le qualificazioni all’Europeo 1984. Totalizzò 83 presenze in nazionale, siglando quattro reti.

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