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Puzone, campione d’Italia con il Napoli è diventato un clochard

Dalle stelle alle stalle: Puzone dallo scudetto con il Napoli alla vita da clochard.

Pietro Puzone, l’ex centrocampista classe 63, faceva parte del primo Napoli di Diego Maradona che vinse una Coppa Italia e uno scudetto (il primo della storia azzurra) pur non scendendo mai in campo nella stagione 86/87. Diego però ripeteva sempre che quei successi erano di tutti anche del suo amico Puzone.

I due avevano un rapporto speciale anche fuori dal campo. Basti pensare che il ragazzo nativo di Acerra riuscì ad organizzare una partita di beneficenza con il Pibe de Oro al Comunale della sua cittadina di origine per raccogliere fondi che sarebbero serviti ad un bambino  per un’importante e costosa operazione chirurgica. Quella partita amichevole non fu autorizzata dalla Società Sportiva Calcio Napoli ma Maradona e gran parte della squadra azzurra si presentarono su quel campo fangoso di periferia.

Il centrocampista acerrano poi iniziò il suo girovagare. Passò prima in forza al Catania e infine Spezia e Ischia. Nell’isola verde Puzone chiuse la carriera precocemente nel 1990.

A distanta di 30 anni l’ex Napoli vive ancora ad Acerra ma attraversa un momento difficile. A segnalare la sua vicenda, un ascoltatore su Radio Marte: Pietro Puzone vive come un clochard, dorme in strada e probabilmente è malato. Il sindaco della cittadina in provincia di Napoli è stato avvisato ma ancora non ci sono stati interventi.

Si ipotizza che questa decadenza per  l’ex calciatore sia iniziata dal 2015 con la scomparsa dello storico tifoso Pasquale D’Angelo, stroncato da un malore nella trasferta russa di Europa League che vedeva gli azzurri affrontare la Dinamo Mosca. I due erano molto amici. Questo è quanto rivelato da Raffaele Auriemma intervenuto alla radio.

Le parole del sindaco di Acerra Raffaele Lettieri.

Sulle frequenze di Radio Marte è intervenuto anche il sindaco di Acerra per parlare della vicenda. Queste le sue parole:

“Ci siamo occupati della vicenda già a maggio. Notai io stesso l’ex atleta su una panchina in centro con altre due persone nelle stesse condizioni. Soltanto uno di loro ha accettato di essere aiutato. Con Pietro siamo riusciti solamente un paio di volte  a fargli fare una doccia e indossare abiti puliti per consentirgli di recarsi al Sert in condizioni accettabili, ma il colloquio con i dottori del centro non è andato bene. A mio avviso credo che per aiutarlo davvero sarebbe utile l’intervento dei personaggi che hanno condiviso con lui l’epoca di Maradona a Napoli. Lo aiuterebbero ad uscire da questa situazione facendogli capire che lui è ancora qualcuno”.

Alla trasmissione radiofonica è intervenuto anche un amico della famiglia Puzone:

“Pietro è vivo non è assolutamente vero quello che è venuto fuori dalla rete su una sua presunta scomparsa. Proprio ieri lo abbiamo accompagnato in comunità dove inizierà un percorso per uscire dal tunnel in cui è finito. Non è assolutamente vero che è stato abbandonato, anzi! Io con altri cittadini acerrani insieme alla famiglia lo stiamo aiutando molto. Sarebbe una bella cosa se i suoi vecchi amici calciatori lo andassero a trovare. Lui ne sarebbe davvero felice.”

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