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IFAB: via libera alle cinque sostituzioni anche nel 2020-2021

GdS - regole

L’IFAB ha confermato la regola delle cinque sostituzioni anche per la stagione 2020-2021

Il calcio post-lockdown è ripartito con un’importante novità. A fronte dei calendari fitti di incontri per portare a termine campionati e coppe, sono state introdotte le cinque sostituzioni a partita. Una regola che sarebbe dovuta andare in archivio al termine di quest’annata agonistica. Invece l’IFAB ha stabilito diversamente.

Il consiglio dell’International Football Association Board si è riunito in queste ore. Al termine del vertice, è arrivata la decisione. Le cinque sostituzioni, varate dall’8 maggio, saranno valide anche per la stagione 2020/2021.

I componenti dell’ente hanno valutato diverse componenti prima di dare il via libera all’estensione della norma. Hanno analizzato innanzitutto le relazioni inviate dalle varie parti interessate.

Inoltre hanno valutato l’impatto che l’emergenza coronavirus sta avendo sulle varie competizioni nazionali e internazionali e anche sulla compilazione dei calendari.

Fatto ciò, l’IFAB ha ritenuto giusto confermare le cinque sostituzioni anche per il prossimo anno, ovvero fino al 31 luglio 2021.

La motivazione della proroga alle cinque sostituzioni

L’International Football Association Board ha basato la sua decisione su dei motivi ben precisi. Su tutti, si è puntato a preservare i calciatori professionisti.

I giocatori infatti sono attesi da numerosi e ravvicinati impegni. Questi ultimi, ovviamente, si terranno nelle più disparate condizioni meteorologiche.

Dunque, per tutelare l’integrità atletica dei giocatori, l’IFAB ha preferito dare il via libera alle cinque sostituzioni anche per la prossima annata calcistica.

È stata confermata anche la regola relativa ai tre slot per effettuare i cambi. Quelli che si verificheranno durante l’intervallo, però, non verranno contegiati nelle tre finestre a disposizione degli allenatori.

Il passaggio dalle tre alle cinque sostituzioni in ottica futura potrebbe comunque avere dei risvolti significativi. Infatti, alla lunga (sempre ovviamente dando la priorità alla tutela della salute) potrebbe danneggiare le cosiddette “piccole squadre”.

Questi club solitamente non sono dotati di una panchina lunga come avviene invece per le società più importanti. Dunque, i tecnici delle Big durante le gare potrebbero avere maggiori armi a disposizione per ottenere dei risultati positivi. Infatti potrebbero mandare in campo un numero più alto di riserve dello stesso livello dei titolari.

Quest’opportunità non verrebbe concessa agli allenatori delle formazioni meno ricche. Anzi, alcuni potrebbero dover rinunciare alle cinque sostituzioni per mancanza numerica di giocatori disponibili.

Insomma, si spera che la presa di posizione dell’IFAB non vada ad acuire la disparità e a sconvolgere gli equilibri in campo soprattutto quando i top-club sfideranno le provinciali.

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