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Il Napoli è stata l’unica squadra a far tremare la Juve degli ultimi anni. Eppure, “se non tornano le milanesi…”

Sarri

Il Napoli è stata l’unica squadra a far tremare la Juve degli ultimi anni. Eppure, “se non tornano le milanesi…”

Il Napoli è stata l’unica squadra a far tremare la Juve degli ultimi anni. Eppure, “se non tornano le milanesi…”

Gli ultimi anni registrano il dominio assoluto della Juventus nel campionato calcistico italiano.

I bianconeri hanno scritto la storia: nove scudetti consecutivi. Nove. Un filotto di vittorie mai realizzato da nessun’altra squadra dei cinque maggiori campionati continentali.

Se ci limitassimo a scorrere l’albo d’oro, tuttavia, non avremmo percezione dell’andamento dei singoli tornei e soprattutto se v’è stato un momento nel quale questo filotto ha rischiato di spezzarsi.

La stagione 2017/18

Se portiamo la lente di ingrandimento sulla stagione 2017/18, la classifica narra di una Juventus che ha chiuso il campionato con 95 punti, con il Napoli che segue a 91.

Novantuno punti.

Un record per una seconda classificata.

Era il Napoli di Maurizio Sarri, che alla 34° giornata di campionato, il 22 aprile 2018, andò a strappare i tre punti a Torino con un potentissimo colpo di testa di Kalidou Koulibaly.

Il senegalese, dopo essere salito in cielo bruciando sullo scatto Benatia, ammutoliva così l’intero Stadium.

Un gesto tecnico che rappresentava una metafora di quello che stava accadendo al campionato.

Un colpo di coda violento e inaspettato, inferto dopo un dominio mostrato sia sotto l’aspetto del gioco che delle occasioni da rete prodotte.

Come dirà Buffon in seguito, la Juve in quel momento ebbe la consapevolezza che lo scudetto avrebbe potuto, dopo vari anni, abbandonare Torino e dirigersi verso il sud della penisola.

Poi ci pensa la 35° giornata ad infrangere il sogno partenopeo.

Lo spartiacque è rappresentato dalla partita di Milano, Inter Juventus.

Prima la mancata espulsione di Pjanic, poi le due reti della “vecchia signora” che tra l’87’ e l’89’ ribalta il 2-1 nerazzurro, frenano il treno azzurro che dalla settimana precedente viaggiava veloce verso il terzo tricolore della sua storia.

Quel treno deraglia a Firenze il giorno successivo.

Si tratta dell’unica, vera, avvincente lotta scudetto degli ultimi anni.

I media

Oggi tuttavia i media, raccontando le vicende delle ultime stagioni, sembrano essere un po’ distratti.

Nel salotto di Sky, Capello ha parlato delle milanesi come del “vero avversario psicologico” della Juventus.

Bergomi ha poi rincarato la dose: “In questi anni alla Juventus sono mancate le due rivali storiche.

Senza nulla togliere a Roma e Napoli che hanno fatto bene, ma che faticano a stare a quei livelli, Milan e Inter di solito lo sono”.

La potenza economica di Inter e Milan è ben nota, supportata dalle entrate dei diritti TV che rispecchiano la fetta di tifosi in giro per l’Italia.

Ma di investimenti, le due società meneghine, ne hanno fatti eccome.

Quando si parla di “dominio incontrastato”, si dimentica infatti quel finale di campionato degno di un thriller di Hitchcock, che ha dato lustro alla Serie A e tenuto gli spettatori di tutta Europa (finalmente) incollati allo schermo per seguirne l’esito.

E’ giusto invocare “il ritorno delle milanesi”, quasi come fosse il titolo di un film futuristico nel quale i buoni arrivano finalmente a vestire i panni della nemesi dell’avversario bianco e nero.

Ma che si renda merito al Napoli, l’unico club in grado di tenere testa allo strapotere juventino degli scorsi campionati (e per giunta strappandole due Coppe Italia e una Supercoppa italiana).

L’acqusito di Osimhen dovrebbe aiutare a comprendere che il club di De Laurentiis non si trova lì per caso e che di fastidio ne darà ancora parecchio.

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