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Edinson Cavani – I grandi Campioni Azzurri

I grandi Campioni Azzurri – Edinson Cavani

Edinson Cavani Gómez, noto semplicemente come Edinson Cavani (nato a Salto, 14 febbraio 1987), è un calciatore uruguaiano. Attaccante svincolato della nazionale uruguaiana, con cui si è laureato campione d’America nel 2011.

Complessivamente e nella massima serie francese  Edinson Cavani è il miglior marcatore nella storia del Paris Saint-Germain. Con il PSG ha vinto sei campionati francesi, quattro Coppe di Francia, cinque Coppe di Lega francesi e sei Supercoppe francesi.

Di origini italiane

e in possesso del passaporto italiano poiché il nonno paterno era originario di Maranello. Ha trascorso l’infanzia a Salto fino a quando, a dodici anni, si trasferisce a Montevideo, capitale uruguaiana.

Entra così nel settore giovanile del Danubio, una delle dodici squadre di calcio della città.

Anche il padre di  Edinson Cavani, Luis è stato un calciatore: soprannominato El Gringo. Ha giocato in alcune squadre uruguaiane di prima divisione e conta qualche presenza in nazionale. In seguito è divenuto allenatore, guidando l’altro figlio Christian, difensore del Salto.

Edinson ha anche un fratellastro maggiore, Walter Guglielmone, è anche lui un calciatore, di ruolo attaccante.

Di fervente fede cristiana evangelica pentecostale, il 9 giugno 2007 si è sposato con Maria Soledad, dalla quale ha avuto due figli. Il primogenito Bautista, nato il 22 marzo 2011,e Lucas, nato l’8 marzo 2013. La coppia si è separata nel febbraio del 2013.

Nel 2011 prende parte, nel ruolo di sé stesso, al film Vacanze di Natale a Cortina, prodotto da Luigi e Aurelio De Laurentiis, quest’ultimo suo presidente ai tempi del Napoli.

Veniva a inizio carriera soprannominato El Botija  per via dei lineamenti infantili e del fisico fragile ed esile. Successivamente incomincia a essere soprannominato El Matador.

Caratteristiche tecniche

È un attaccante in possesso di eccellenti doti atletiche, forte fisicamente e capace di dare un notevole contributo anche alla fase difensiva, sebbene questa propensione lo abbia reso, ai tempi della sua militanza nel Palermo, meno incisivo sotto porta. Molto valido tecnicamente, è un ottimo realizzatore, bravo anche nel gioco aereo e nei calci piazzati. Si distingue anche per la grinta, la tenacia e la personalità con cui scende in campo.

Adattabile a diversi tipi di schieramenti tattici, si autodefinisce centravanti, ma è stato spesso utilizzato anche come ala o seconda punta.

Carriera di Edinson Cavani

Hamsik Cavani cds

Danubio
Cresciuto nel Salto, squadra della sua città, nelle giovanili del Danubio ottiene dei buoni risultati, ma a causa della sua fragilità fisica viene inizialmente soprannominato El Botija.

Esordisce in prima squadra nel 2006, durante il torneo di Clausura, nella partita contro il Defensor Sporting (4-0) del 9 aprile 2006. Segna i suoi primi due gol in un altro derby, stavolta contro il Liverpool. Con la formazione uruguaiana ha preso parte anche al Torneo Apertura 2006, poi vinto proprio dalla sua squadra, della quale diviene ben presto un punto fermo e con cui realizza 12 reti.

Nello stesso anno partecipa al Torneo di Viareggio, facendosi conoscere anche grazie al gol vittoria messo a segno contro la Primavera del Messina.

Con il Danubio gioca in totale 25 partite di campionato, lasciando il club futuro campione nazionale nel gennaio del 2007.

Palermo

Nel 2007 è ufficializzato il suo trasferimento al Palermo, in cambio di € 5 milioni. Esordisce in Serie A l’11 marzo 2007, a 20 anni, in occasione della partita interna del Palermo contro la Fiorentina: in questa stessa partita segna anche il suo primo gol con la maglia rosanero (1-1). Nella partita contro la Roma, entra a partita in corso, subendo un brutto fallo da parte di Mancini al 90′ che chiude in anticipo il campionato 2006-2007 di Cavani.

Nella stagione 2007-2008 trova alterne fortune a causa della presenza di Amauri e del fatto che l’allenatore lo schieri da punta esterna, ruolo a lui non congeniale. Conterà infatti 33 presenze in campionato (spesso però non dal primo minuto), segnando solamente 5 reti.

Faceva inizialmente parte di un tridente offensivo con Amauri e Miccoli, ma l’arrivo alla guida tecnica di Francesco Guidolin determina l’abbandono dell’attacco a tre, e l’uruguaiano trova sempre meno spazio, giocando scampoli di partita.

Le annate 2008-2009 e 2009-2010 lo vedono incrementare la propria media realizzativa: Cavani chiude entrambe le stagioni con 15 reti complessive, migliorando le proprie prestazioni anche sul piano del sacrificio e dei ripiegamenti difensivi, nonostante l’allenatore Delio Rossi sulla panchina rosanero che non è mai riuscito a sfruttare al massimo le sue caratteristiche tanto da farlo cedere per soli 17 milioni.

Lascia la squadra rosanero dopo tre anni e mezzo, con 117 partite e 37 reti.

Cavani

Napoli

Il 22 luglio 2010 è ufficializzato il suo passaggio dal Palermo al Napoli, in cambio di € 17 milioni (5 per il prestito oneroso e i restanti 12 fissati come obbligo di riscatto). Il calciatore firma un contratto fino al 2015. Sceglie ancora la maglia numero 7, cedutagli dal nuovo compagno di squadra Ezequiel Lavezzi che invece prende la maglia numero 22.

L’allenatore Walter Mazzarri  schiera Edinson Cavani come terminale offensivo nel suo 3-4-2-1,

ruolo a lui più congeniale  con Marek Hamšík e lo stesso Lavezzi a supporto. Esordisce in maglia azzurra il 19 agosto 2010, nell’andata dei play-off di Europa League contro gli svedesi dell’Elfsborg (2-0); una settimana dopo firma i suoi primi gol con la maglia partenopea e in assoluto in una competizione europea, decidendo con una doppietta la partita di ritorno in Svezia. All’esordio in Serie A con la nuova maglia realizza il gol del momentaneo 0-1 nella gara giocata in Toscana contro la Fiorentina, terminata poi 1-1. Il 3 aprile 2011 supera lo storico record di Antonio Vojak (22 reti), che resisteva da settantotto anni, grazie alla quarta tripletta stagionale, decisiva nel 4-3 casalingo ai danni della Lazio. Conta 47 presenze e 33 reti complessive alla prima stagione partenopea (26 in campionato e 7 in Europa League), recitando un ruolo da protagonista nella qualificazione diretta in Champions League.

Riscattato dal Napoli secondo gli accordi presi, il 14 settembre 2011 esordisce in Champions League segnando il gol del vantaggio nella prima partita della fase a gironi giocata in trasferta contro il Manchester City (1-1). quattro giorni dopo trova i primi gol in campionato firmando una tripletta ai danni dei campioni in carica del Milan (3-1), ed è così il primo calciatore a portarsi a casa il pallone della partita, trofeo che proprio a partire dalla stagione 2011-2012 viene assegnato a chi realizza tre o più gol in una partita. Il 23 gennaio 2012 viene inserito nella miglior formazione del 2011 del Gran Galà del calcio AIC. Nel complesso realizza 23 gol in campionato e 5 in Champions League.

Il 20 maggio segna il gol che sblocca la finale di Coppa Italia contro la Juventus, poi vinta per 2-0 dal Napoli. Ottiene così il suo primo trofeo in Italia.

Apre la stagione successiva segnando uno dei due gol del Napoli nella finale della Supercoppa italiana persa per 4-2 in favore della Juventus.

L’8 novembre 2012 sigla l’intera quaterna nel 4-2 casalingo contro gli ucraini del Dnipro, nell’incontro di Europa League.

Il 27 gennaio seguente, per il secondo anno consecutivo, viene inserito nella miglior formazione del 2012 del Gran Galà del calcio AIC.

Chiude il campionato con 29 reti in 34 partite,

il secondo giocatore del Napoli, dopo Diego Armando Maradona, a vincere la classifica cannonieri del campionato di Serie A.

Il 27 gennaio 2014, per il terzo anno consecutivo, viene inserito nella miglior formazione del 2013 del Gran Galà del calcio AIC.

Paris Saint-Germain

Il 16 luglio 2013 passa alla società francese del Paris Saint-Germain, per € 64 milioni più 2 di bonus, firmando un contratto quinquennale.

Esordisce con la maglia del PSG il 9 agosto 2013 in Montpellier-PSG (1-1)

della prima giornata di campionato. Nella successiva partita gioca da titolare e segna il gol del pareggio nella sfida casalinga contro l’Ajaccio (1-1).

Il 19 aprile 2014 vince la Coupe de la Ligue battendo in finale l’Olympique Lione per 2-1, segnando la doppietta decisiva.

A fine stagione vince il campionato e il suo nome appare come componente della Squadra ideale della Ligue 1 nel Trophées UNFP du football.

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