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Aurelio Fierro… Da Ingegnere a Cantante Napoletano

Aurelio Fierro… Da ingegnere a cantante napoletano.

Aurelio Fierro si laureò negli anni quaranta in Ingegneria, ma nel 1951 vinse un concorso di Voci Nuove, primo su 600, che gli consentì di firmare un contratto con la Durium, con cui avrebbe poi inciso una serie di canzoni in lingua napoletana e in italiano.

Nel 1952 vinse con Rose, poveri rrose! il primo festival di Castellammare di Stabia. Questo lo spinse a lasciare la professione di ingegnere per potersi dedicare alla musica. Il suo primo successo fu Scapricciatiello.

Nel 1956 vinse il Festival di Napoli con Guaglione.

La canzone gli diede fama internazionale, anche grazie alle numerose ‘tournée’ che compì in USA e Canada.

La versione francese, “Bambino”, lo portò l’anno dopo all'”Olympia” di Parigi per 3 settimane dal 22 maggio all’11 giugno con un enorme successo, tanto che gli fu chiesto di prorogare lo show.

Aurelio  Fierro

Ma l’imminente nascita del primo figlio gli impedì di rimanere. Raggiunse la grande popolarità nel 1957 con Lazzarella, scritta da Domenico Modugno. La canzone divenne colonna sonora dell’omonimo film in cui Fierro recitava al fianco di Luigi De Filippo, Tina Pica e Domenico Modugno.

Fu anche discografico, fondando e dirigendo l’etichetta discografica King, che ebbe tra i primi anni sessanta e la prima metà degli anni settanta importanza anche a livello nazionale, con gli artisti di punta Peppino Gagliardi e Enzo Del Forno.

Studioso della cultura e delle tradizioni partenopee

Aurelio Fierro avrebbe voluto fondare un museo della canzone napoletana con annesso piccolo teatro per turisti, ma il progetto non andò in porto. Riuscì invece a pubblicare una Grammatica della lingua napoletana e, per la Rusconi con prefazione di Antonio Ghirelli, un libro di Fiabe e leggende napoletane.

Nei mesi di novembre e dicembre del 2000, Aurelio fu in tournée in Giappone in 30 città per aprire l’anno di “Italy in Japan” e, visto il successo ottenuto, fu chiamato a chiudere l’anno con un’altra tournée in 18 città giapponesi. Nel 2002, con una delle sue ultime esibizioni, partecipò al Premio Carosone.

Aurelio Fierro morì nel 2005, a seguito di ictus, e fu sepolto nella cappella di famiglia nel cimitero di Montella.

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