KKN: ADL a fine ritiro: “RKKN può fare la radio di una squadra di B”
Le parole di De Laurentiis alla fine del ritiro: continua la polemica con la radio ufficiale del club!
Consueta intervista al patron azzurro Aurelio De Laurentiis per la fine del ritiro a Castel di Sangro.
Il presidente del club partenopeo si è soffermato sulla situazione attuale del calcio in tempo di Coronavirus, sul mercato e sulla possibilità di aprire lo stadio al pubblico. Dibattito anche con i tifosi presenti al Pala Sport e polemica ancora con l’ editore di KKN.
Ecco quanto rilasciato sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli:
Come definisce il ritiro? “E’ difficile, abbiamo trovato varie eccellenze, ci sono cambiamenti, il mercato in parallelo, si è molto compressi e grazie a Marsilio e Caruso il nostro tecnico ha trovato questo posto sensazionale. Ringrazio anche le forze dell’ordine per aver gestito il distanziamento. Ringrazio Marsilio perché stasera la nazionale gioca a porte chiuse mentre noi qui per primi giochiamo a porte semi-chiuse. Voi sapete come la penso, mi piacerebbe dire il Napoli non scende in campo, mentre gli altri non dicono niente e ce l’ho con l’Uefa, mi auguro che quando rientrino i nostri giocatori non siano positivi altrimenti saranno guai storici perché nessuno mai ha detto qualcosa, ma io dirò moltissimo, ma con gli avvocati”.
Il momento più bello e il rimpianto da quando è alla guida del club? “I momenti più belli sono tutti, rimpianti nessuno e cosa c’è da fare… cambiare il calcio, di chi ha paura del futuro e dell’ignoto, è un mondo di vecchi”.
Sull’ apertura (parziale) degli stadi al pubblico: “Federazione e Lega non possono nulla di fronte al comitato tecnico-scientifico, ma i governatori delle regioni illuminati possono decidere in autonomia, ora c’è il momento delicato delle elezioni. Speriamo al rientro alla seconda si possa aprire il 50% dello stadio”.
Obiettivi futuri e sensazioni alla fine ritiro abruzzese.
Sogni e obiettivi per il nuovo ciclo azzurro? “L’obiettivo è la sopravvivenza, in un contesto di stupidità, con un campionato falsato, poi quando il campionato tornerà serio ne riparleremo e faremo progetti e parleremo degli obiettivi. Non sappiamo neanche se sarà un campionato normale o con i playoff, l’italiano ama la chiacchiera, auto-celebrarsi, ma non ha mai le palle per attuare il proprio pensiero e restiamo tra coloro che sono sospese. Non possiamo fare programmi”.
Cosa è piaciuto del ritiro? “Il convegno col collegamento da Miami è stato seguito in tutto il mondo, i tifosi del Napoli sono 83mln certificati Nielsen solo nel mondo occidentale. Mi è piaciuto tutto, da bambino avevamo una tenuta al confine con l’Abruzzo, una zona ancestrale, dove i valori della terra, reali, della vita, con la sveglia all’alba ed il rientro al tramonto, il poter raccogliere e mangiare un pomodoro o pescare, quell’atmosfera l’ho ritrovata qui e l’accoglienza è stata strepitosa, come se fossimo insidiati qui da sempre e poi tutti i tifosi con la mascherine che hanno capito le limitazioni per le foto. Ed avete visto gli impianti sportivi, che molti ignorano, ma sono strepitosi, 3 campi in erba, uno in sintetico, un palazzetto dello sport insonorizzato. E le autorità si sono comportate in maniera istituzionale ma anche imprenditoriale, trovando l’accordo in tempi molto brevi”.
Mercato, fatturati e situazione Covid nel calcio: ancora De Laurentiis a fine ritiro.
Possibilità apertura stadi, ha parlato con De Luca? “Noi giochiamo l’11 l’amichevole, il 21 ci sono le elezioni, è più importante un’amichevole o quando giocheremo col Genoa?”
Stime di perdita per il Covid? “Purtroppo sì, viaggiamo con una perdita di 150 milioni di euro”.
Nuovo ciclo con la partenza di Koulibaly e Allan? “L’era non resta in piedi per i giocatori, ma vengono sempre riplasmati dall’allenatore di turno. Quanto insegnato da Sarri, è stato cancellato da Ancelotti, poi Gattuso ha utilizzato in maniera diversa il 4-3-3 sarriano ed ha trovato le sue difficoltà per ottenere subito i risultati. Non è che passi al 4-3-3 e torna tutto uguale, il calciatore non è un pc dove metti dentro il pc e ti dà il risultato. Poi ci sono stati arrivi, partenze, si creano disinneschi di continuità”.
Il rammarico per non aver ceduto prima alcuni calciatori, potrebbe dar via Ruiz per grosse cifre oggi? “Se ci passa le informazioni… io non ho notizie di grandi offerte. Le richieste si fanno con le proposte, è appetito da quando è arrivato, ma dietro i calciatori c’è tutto un contesto comunicativo e smuovono ad arte”.
“La cantera non è un discorso praticabile”.
“E’ un’idea intelligente, ma vanno verificate, approfondite, la cantera non è semplice. Lei ha un bravo giocatore a 17-18 anni, lo fa debuttare nel Napoli? Gli fa fare 2 partite e lo rovina. Meglio un campionato di B e C che lo formi nelle difficoltà in società dove non c’è ricchezza o organizzazione come col Napoli? La cantera è un discorso che praticavo all’inizio, per 6-7 anni, ma poi mi sono chiesto: è davvero produttivo? Mio figlio ha un’altra squadra, il sud è una cantera totale, ma mi insegnate che il territorio è difficile, i genitori appena possono piazzarsi al nord lasciano tutto. Io preferisco prendere uno cresciuto altrove. L’errore è pensare che quello che vale per altri lo sia anche per noi. Io non ho 400mln di debiti, altrimenti raccontiamoci le favole. Le cose che hanno funzionato per 15 anni non è detto che siano funzionali adesso”.
Lavoro di Gattuso e parallelo con i protagonisti del cinema e del calcio.
Come ha visto lavorare Gattuso? A Gattuso e la squadra va 10 e lode. I primi 5 giorni sono stati intensi, sono riusciti pure a fare due partitelle nonostante lo sforzo ed il breve stop. Poi sono partiti 13 nazionali, voglio ridere se quando tornano qualcuno ha il Covid… se Gattuso avesse avuto tutti qui credo che il 19 non ce ne sarebbe stato per nessuno, contro chiunque”
Differenza tra i rinnovi degli attori e quelli dei calciatori? “Parliamo di Usa, il cinema esiste solo lì ed in Cina. Lì un attore ha un manager, un avvocato ed un agente e perde il 30%. C’è stato uno periodo in cui le Majors erano le dominatrici, ma poi sono state acquistate da società più grandi, gli agenti hanno preso più potere, imponendo quel regista o quell’attore, con le aste per le novità. Poi pure lì sta cambiando molto, alcuni agenti sono diventati produttori, altri diventano capi degli studi, la dimensione è diversa. Uno sceneggiatore da noi può guadagnare 200mila euro, lì 15mln di dollari, fino agli anni 90 fu la prima industria del paese e dominava nel mondo. Hanno imposto il loro stile a tutto il mondo tramite i film, i nostri film europei no.
Ancora polemica con l’ editore di KKN.
“Volevo fare una precisazione perché ho visto un comunicato dei giornalisti: non hanno capito nulla, la mia questione è per i due editori, i signori Niespolo, io ci metto tanto, spendono centinaia di migliaia di euro per avere indagini Nielsen con 83mln di tifosi azzurri e 15 solo negli Usa e Canada ed io devo avere la violenza di non mandare a livello nazionale il ritiro e le interviste? Se mi chiedi l’intervista ad Osimhen, viaggia sulla bocca del mondo, costato 80mln, perché devo dirlo solo alla Campania e non al tifoso del Napoli di Milano o Bologna? Allora ve l’ho detto con le buone, sono 3 anni e non lo volete capire e allora dico mi avete stancato, non potete essere da Napoli. Cosa significa radio ufficiale del Napoli, dovete fare una radio di una squadra locale di B. Io ci metto 3 secondi a fare una web radio seguita in tutto il mondo. Io ho lasciato Los Angeles non per una provinciale, mettetevelo in testa. Almeno al 30% delle conferenze voglio un seguito in diretta internazionale. Sceglieremo anche orari per convivere con diversi fusi orari”.
Le domande dei tifosi.
Cosa pensa di Nicchi, dopo la sua opinione su Orsato? “E’ portato avanti da Lotito, è simpatico ma la testa non gliela cambi…”. Ha perplessità sul 4-2-3-1? “E’ allo studio, insieme al 4-3-3, deve valutarlo, non ha avuto il tempo, un mese o più di ritiro come negli altri anni ed è difficile optare per uno o l’altro, poi il bravo allenatore modifica anche in corsa in base anche al risultato o all’avversario”.
In caso di campionato falsato può ritirare la squadra? “Sono stronzate queste, come uccidere la moglie se la trova a letto con un altro. Dobbiamo ragionare, senza le porte aperte e con meno impegni ravvicinati per evitare incidenti, anche quest’anno sarà falsato. Prima con le estrazioni a convenienza, con la compartecipazione di qualche persona compiacente, con calendari poco onesti, augurandoci sempre della buona fede ma l’italia al 95% è collusa ed io non mi meraviglierei di altro. Quest’anno è falsato, senza pubblico super-falsato, giocando 3 volte a settimane stra-strafalsato, con gli infortuni chi pagherà, l’Uefa? Organizziamo un pool di avvocati. Voi non lo ricordate: prima non ci pagavano gli infortuni, poi con l’Eca che ora ha Agnelli e di cui faccio parte, abbiamo ottenuto una piccola vittoria, ma uno deve iniziare. Quando io attacco Blatter, qualcuno diceva te la faranno pagare, lo stesso per Platini, pure Matarrese mi disse vedrai cosa combinerai, forse ci hanno mandato qualche arbitro che ci ha fatto perdere qualche partita, ma c’è la soddisfazione anche di dire le cose in libertà. Platini e Blatter ora dove stanno? Avevo torto?!”
Progettista meccanico con la passione per la lettura e per il calcio.
Innamorato della storia di Napoli Capitale e del Napoli.