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Giuseppe Conte dice no alla riapertura degli stadi. Forse in autunno

Conte MES

Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri, è  pessimista sulla riapertura degli stadi: “Scelta inopportuna”

Oggi il presidente Giuseppe Conte, ha affidato il proprio pensiero sulla riapertura degli stadi, a ‘Sky Sport’, sottolineando l’inopportunità della riapertura in considerazione di quanto sta avvenendo in Italia.

Il riferimento del Premier

è alla famosa linea di contagio che ha ripreso a salire rispetto al passato con un’ondata anomala negli ultimi giorni che ha costretto, a Napoli, alla chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale Cardarelli.

Il Presidente del Consiglio

sembra intenzionato a far slittare la riapertura degli stadi: “Assembramenti inevitabili. Fiducioso per l’autunno”.
Sarà quindi, molto probabile che la Serie A ricominci così come è finita: senza pubblico sugli spalti.
La ripartenza è prevista per il week end del 19 settembre, ma le probabilità di poterlo fare con la presenza dei supporters delle squadre sulle gradinate degli stadi, spesso definiti il dodicesimo uomo in campo, purtroppo non sarà possibile.
Il contagio del Coronavirus, in aumento in questi giorni, sembra far propendere le istituzioni governative verso un rinvio della riapertura degli stadi.

La decisione non è ancora ufficiale

ma si ritiene sia ufficiosa in base alle ultime dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Il Premier, intervenuto alla festa del ‘Fatto Quotidiano’,

ha avuto modo di esprimere il proprio personale giudizio su ciò che accadrà alla ripresa del campionato di serie A.

Queste le sue dichiarazioni riportate da ‘Sky Sport’: “Nello stadio l’assembramento è inevitabile, dentro, come entrando e in uscita, l’apertura la trovo inopportuna”.

Da Conte anche un’apertura

ad una rivisitazione del provvedimento nei mesi autunnali, quando la gente potrebbe finalmente tornare a fare il tifo per la propria squadra dal vivo: “Per l’autunno sono fiducioso: penso a misure circostanziate”.

La soluzione più plausibile è dunque la riapertura con aumento della distanza tra un posto a sedere e l’altro, in attesa del completo ritorno alla normalità di cui al momento bisogna dimenticarsi.

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