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CDSera – Stop alla riapertura degli stadi, Brusaferro: “Per il CTS Non ci sono le premesse. La preoccupazione non è legata solo all’evento”

La Gazzetta dello Sport -

Stop alla riapertura degli stadi, Brusaferro: “Per il CTS Non ci sono le premesse. La preoccupazione non è legata solo all’evento”

Stop alla riapertura degli stadi, Brusaferro: “Per il CTS Non ci sono le premesse. La preoccupazione non è legata solo all’evento”

La stagione 2019/20 si è appena conclusa. Viste le premesse, il fatto che il campionato sia stato portato a termine e siano stati assegnati i trofei in palio, dovrebbe essere un motivo di gioia sia per gli addetti ai lavori che per gli appassionati.

Il clima nel quale tutto ciò è avvenuto, non ha destato invece grande entusiasmo. Gli stadi vuoti. Il rumore di calci al pallone. Le direttive degli allenatori.

E’ quanto i calciatori e gli spettatori hanno percepito negli ultimi mesi.

Nulla può sostituire il calore dei tifosi e fin qui tutti sono d’accordo. Ma ‘il calcio è di chi lo ama’.

Si spera che presto gli spalti possano essere nuovamente popolati, con il pubblico a dare gioia sia a chi è in campo sia a chi guarda da casa.

Un piccolo assaggio è stato fornito dal ritiro di Castel di Sangro, dove il Napoli ha saputo regalare ai tifosi il contatto con i loro beniamini. Il tutto in un contesto ben organizzato e dove le prescrizioni anti-contagio sono state diligentemente rispettate.

Sulla riapertura degli stadi, tuttavia, il CTS si è per ora pronunciato negativamente.

Ecco quanto riporta, in un’intervista al Corriere della Sera, il presidente dell’Istituto superiore della sanità Silvio Brusaferro: “I raduni di massa sono considerati al mondo come il massimo livello di rischio che non è legato solo all’evento. Ci sono una serie di problemi nel gestire l’ingresso e l’uscita delle persone. Il Cts ritiene che allo stato attuale non ci siano le premesse per eventi con spettatori e la preoccupazione è anche quella di non sovraccaricare il sistema di altri fattori di rischio”.

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