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RM: Delio Rossi sul possibile nuovo modulo del Napoli

Delio Rossi Radio Marte

Il tecnico Delio Rossi dice la sua sulla possibilità del Napoli di usare il modulo a 4 punte.

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live è intervenuto l’ ex allenatore, tra le altre di Lazio e Fiorentina, Delio Rossi.

Il tecnico nel suo intervento radiofonico alla radio napoletana ha espresso la sua sulla possibilità del Napoli di adottare il 4-2-3-1. Modulo questo, provato in ritiro a Castel di Sangro, da Rino Gattuso, con l’ obiettivo di poter far coesistere Victor Osimhen e Dries Mertens.

Ecco le parole evidenziate dalla radio:

“Il 4-2-3-1 per far convivere Osimhen e Mertens? Tutti noi abbiamo un modulo di riferimento, poi però molto dipende dai giocatori a disposizione e bisogna tenere conto delle proprie eccellenze. Se avessi gli attaccanti per il 4-3-3 sarebbe un delitto tenerne uno in panchina per giocare in altra maniera. Quando giochi con i terzini bloccati ed i centrocampisti attenti ovviamente l’atteggiamento diventa più difensivo. Se invece si fa come il Bayern Monaco diventa addirittura un 4-2-3-1.

Gattuso è un allenatore intelligente, lui non spaccia calcio a differenza di altri. È molto giudizioso, non era facile essendo a Napoli e arrivando dopo Ancelotti farsi accettare dai calciatori e vincere qualcosa. Ancelotti ha provato vari moduli ma si vedeva che l’ingranaggio non andava e la musica stonava leggermente. Con Gattuso la squadra ha trovato una nuova fisionomia, l’allenatore nel sistema di gioco però deve mettere una variante. Gattuso a scadenza di contratto e senza rinnovo? Credo sia un falso problema, ci sono stati tanti allenatori con contratti lunghi che poi sono stati mandati via. Conoscendo Gattuso non sarà un problema. Se avrei scommesso su Gattuso allenatore? Ho allenato giocatori che ora sono diventati allenatori, come Inzaghi oppure Oddo, anche Breda o Marcolini e Liverani. Si vede subito che hanno sensibilità particolari. Di lì a dire che se uno fa il calciatore può diventare allenatore ce ne passa perchè cambia radicalmente lo status. Da calciatore pensi a te stesso, da allenatore devi pensare a tutti. Perciò è difficile da dire, anche perché non è detto che tu alleni come sei stato allenato”.

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