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Radio Punto Nuovo- Tavecchio sta con De Laurentiis: “Nations League? L’aspetto economico prevale su quello sportivo”

Carlo Tavecchio esclusiva casanapoli.net

L’ex Presidente FIGC, Carlo Tavecchio, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo schierandosi con De Laurentiis

L’ex Presidente FIGC, Carlo Tavecchio, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo schierandosi con De Laurentiis

Queste le sue parole:

Spero che Zaniolo possa recuperare quanto prima, gli faccio tanti auguri di vero cuore.

Nations League? Ciò che sta accadendo, ha creato disastri economici incredibili. Auguro alle società professionistiche di recuperare ciò che hanno perso. Lo stesso vale per la UEFA: hanno perso tutta la capacità di raccolto e di gestione. Gestiscono 50 Nazioni e hanno bisogno di risorse per farlo, se non fanno grandi tornei, il problema è che si va sempre più in fondo. Alla fine il punto di vista economico ha prevalso su quello sportivo, sono d’accordo con il presidente del Napoli, De Laurentiis. Gli staff medici devono prendersi le loro responsabilità: se un soggetto non ha una preparazione tale da non rischiare, devono dirlo i medici, mica la UEFA. Stiamo andando verso un sistema che non dovrà più difendersi dal Covid, ma dall’economia.

La situazione sarà talmente grave che ci saranno una serie di eventi drammatici. Ho molta paura per il calcio professionistico. Con questi sistemi, con queste proposte, intanto il calciomercato si ridurrà a scambi. Ritengo che gli stipendi siano immorali. Una società che ha il 90% del costo del personale rispetto al bilancio, qualsiasi società civile non potrebbe mantenersi. Nessuno dice niente, anzi, tutti sono contenti. Non ci siamo accorti ancora che il sistema è in grave difficoltà.

Gravina? Sta lavorando bene e sta valutando con attenzione ciò che è il sistema Paese. Abbiamo un mondo di Dilettanti che hanno l’obbligo di registrare tutte le visite in campo. Nella mia piccola società ci sono 300 fogli di carta da firmare quotidianamente. Ci sono una serie di spese da affrontare, senza contributi da parte dello Stato.”

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